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Il Bottone si mette a nudo

bottoni storiaIl bottone, un piccolo oggetto con una storia piuttosto lunga.

L’origine della parola deriva dal francese antico "bouton" che significa "gemma di pianta" in seguito diventato "bottone".

In archeologica la scoperta viene riportata all’età del Rame.

Inizialmente il suo uso era principalmente per ornamento, l'asola infatti non era stata ancora inventata,

per questo motivo si preferiva l’uso di fibbie, lacci o spille. 

La diffusione dei bottoni in Europa arriva col Medioevo, è citata in un poema francese del XII secolo, dove, però, a usarli erano solo sovrani e nobili di rango.

I bottoni venivano fabbricati solitamente da orafi ed erano principalmente  in madreperla, ambra, perle, argento e oro. 

E' con l’introduzione dei corsetti e degli abiti, che il bottone inizia ad avere la funzione che ha oggi.

Bottoni in oro o altro materiale prezioso furono considerati un ottimo investimento economico; potevano sostituire il denaro, erano comodi da trasportare e da nascondere. In alcune regioni italiane, il corredo della sposa prevedeva un set di bottoni in filigrana. Dobbiamo arrivare alla seconda metà del 1600 per vedere i primi bottoni in oro e argento, adatti alla camicia maschile. Durante la Rivoluzione Industriale, si inizia la produzione su larga scala, questo fece diminuire l’utilizzo di materiali preziosi, cedendo il posto a materie meno nobili e costose, quale il legno, i metalli poveri, il vetro, il corno, le conchiglie e altri.

Possiamo dire che il bottone e la sua evoluzione è strettamente legato al mondo della moda.

La struttura di un bottone, varia da quella più classica generalmente rotonda, a forme geometriche di vario genere: quadrata, ovale o diversamente sagomata, piatta, bombata o decorata.

Possiedono dei buchi, quattro o due, o un peduncolo forato, per cucirli al tessuto. Esistono anche bottoni “ a pressione”, che non hanno bisogno di asola.

Vi sono poi i “ gemelli”,  bottoni  ornamentali per chiudere i polsini di camicie con doppia asola.

I gemelli sono ornamentali,in quanto arricchiscono e decorano il polsino di una camicia, rendendola elegante ed originale.

Ecco un elenco di alcuni materiali con i quali si fabbricano i bottoni:

Avorio, legno, osso, cuoio, vetro, madreperla, argento, oro, pietre preziose, cocco, metallo, tagua o avorio vegetale, lega metallica, plastica.

È possibile visitare un Museo del Bottone a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, ove sono raccolti più di ottomila bottoni.

 Oltre ad essere visto come un oggetto di utilità quotidiana, annovera anche un significato simbolico, ecco alcuni esempi.

Un bottone legato a una comunicazione particolare, com'era quella di mettere sulla giacca un bottone nero per comunicare un lutto, oppure di appartenere a un corpo militare. La servitù dei nobili, portava dei bottoni con lo stemma del casato per cui lavoravano, e il loro numero indicava il grado d’importanza raggiunto dal lavoratore. 

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