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Una sagra tira l'altra: a Milano e in Val d'Ossola è tempo di ciliegie

ciliegie La vita è una ciliegia. La morte il suo nòcciolo. L’amore il ciliegio.(Jacques Prévert)

Primavera inoltrata e nonostante il tempo stia facendo un po’ i capricci varie sagre e iniziative all’aperto si affacciano all’orizzonte, sperando che il sole faccia finalmente capolino. sagra ciliegie
Sagre e feste dedicate a fiori e frutti di stagione, come quella organizzata dal Gruppo Alpini di Abbiategrasso, con il patrocinio del Comune:  la 31esima Sagra delle Ciliegie, che si terrà al Parco degli Alpini, in via Porcellini, sabato 5 e domenica 6 giugno.
Saranno diversi i momenti previsti, che avranno inizio alle 10 con l’apertura degli stand e la vendita delle ciliegie, proseguiranno alle 12.30 con il Rancio Alpino di gnocchi, salamelle, pesciolini fritti, patatine e polenta taragna, anche su prenotazione e nel pomeriggio con i giochi nel Parco con gonfiabili.
sagra ciliegie val dossolaPer chi invece volesse godersi le ciliegie immerso in un panorama da favola vi consiglio la  sagra delle ciliegie di Anzola d'Ossola.  Dal 16 al 18 giugno, vi aspetta musica dal vivo, deejay set e tante cose buone da mangiare. Lì vicino il lago di Mergozzo balneabile e con le sue purissime acque è meta preferita degli appassionati di sport acquatici come la canoa, il kayaking, il windsurf. Il lago di Mergozzo è collegato al Maggiore tramite un canale di 2,7 km  lungo cui corre una splendida pista ciclabile.
Ma perché le ciliegie piacciono tanto? Il famoso detto “una ciliegia tira l’altra” è proprio vero!

Sono talmente buone, che non vorremmo smettere di mangiarle.

STORIA

La ciliegia è originaria dell'Asia Minore e si è diffusa in Europa intorno al I secolo a.C. Si narra che la coltivazione delle ciliegie risalga al 72 d.c., ma che fossero originarie della Turchia, chiamate kérasos, da cui, poi, cerasa.

Nel 1400 trovarono persino un patrono, San Gerardo dei Tintori, per poi raggiungere la diffusione di coltivazione attorno al 1700.

POTERE DELLE CILIEGIE

Esistono diverse varietà di ciliegie, le tenerine, più piccole e dalla polpa più tenera, e le duracine, croccanti e di colore rosso intenso, tra cui le ciliegie dolci, le amarene e le marasche.
Forse le amiamo così tano anche perchè possiamo gustarle solo in questo breve periodo, la stagione di raccolta, infatti, va da maggio a luglio e quest’anno con queste pioggie continue, le ciliegie che hanno resistito, saranno ancora  più preziose.
La ciliegia è ricca di vitamina C che aiuta il sistema immunitario a difendersi dalle infezioni, e di vitamina A, importante per la salute degli occhi e della pelle. Inoltre, contenie potassio, un minerale che regola la pressione sanguigna e mantiene in salute il cuore.
Fonte di antiossidanti come i flavonoidi e gli antociani, protegge le cellule dallo stress ossidativo e riduce il rischio di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiache.
Inoltre, ha proprietà antinfiammatorie, migliora la qualità del sonno e favorisce la digestione.
Tuttavia, è importante ricordare che le ciliegie sono frutti ricchi di zuccheri naturali e quindi devono essere consumate con moderazione, soprattutto da chi soffre di diabete o ha problemi di glicemia.
I noccioli,   che non sono  velenosi come si pensa, potranno essere lasciati a macerare nell’alcol per realizzare grappe e liquori, oppure puliti per creare originali braccialetti e cuscinetti termici, utili ad alleviare dolori cervicali e mestruali.

LA FIORITURA DEI CILIEGI

Le  ciliegie sono spesso associate alla primavera e alla rinascita della natura dopo l'inverno,  spesso usate in riti e cerimonie. In molte culture, la fioritura dei ciliegi rappresenta un momento di grande poesia e di riflessione sulla natura effimera della vita umana. Nel paese del Sol Levante la fioritura dei Sakura , gli alberi di ciliegio, dà vita ogni anno al rito dell'Hanami, durante il quale tutti si riuniscono per un picnic sotto gli alberi in fiore. Un modo per celebrare il ritorno del sole e la bellezza della vita.
I fiori del ciliegio sono di solito di colore rosa chiaro o bianco e hanno una forma a cinque petali. Sono molto profumati e attirano api e altri insetti impollinatori.
Sono spesso utilizzati come decorazione in giardini, parchi e cerimonie matrimoniali, grazie alla loro bellezza e alla loro simbologia.

LEGGENDE

Le ciliegie sono state oggetto di diverse storie e leggende nel corso della storia, soprattutto in riferimento alla loro bellezza e al loro sapore.

Ad esempio, una delle storie più famose riguarda il re di Babilonia, Mithridate, che aveva fatto costruire un giardino di ciliegie per la sua amata. Il giardino era così bello che venne soprannominato il "giardino delle delizie", e divenne un simbolo della bellezza e dell'amore.

Le ciliegie sono anche state utilizzate come simbolo di fertilità e di buona fortuna in molte culture. Ad esempio, in alcune tradizioni popolari, si credeva che mangiare ciliegie potesse portare fortuna in amore o favorire la fertilità. Sapevi che in Sicilia le migliori dichiarazioni d’amore si fanno tutt’ora all’ombra di un ciliegio in fiore?

Gli alberi di ciliegio infatti sono molto legati alle leggende sugli innamorati.
Nella mitologia greca, l’albero di ciliegio era sacro ad Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, tant’è che i suoi frutti venivano considerati dei portafortuna, come  in Sicilia.
In Nord Europa, invece, si credeva che gli alberi di ciliegio ospitassero folletti e divinità che proteggevano i campi.

Mentre, in Giappone, dove i fiori sono diventati simbolo nazionale, si narra che i fiori diventarono rosa, da bianchi che erano, perché sotto di loro vennero sepolti i samurai caduti in battaglia. In ogni caso sono simbolo legato alla femminilità in tutto l’Oriente.

CILIEGIE AD ARTE

I quadri che raffigurano le ciliegie sono molto comuni nell'arte, soprattutto nella pittura impressionista e post-impressionista. Le ciliegie sono un soggetto popolare, perché il loro colore rosso vivo e la loro forma rotonda possono creare immagini molto accattivanti e piacevoli da guardare.

Uno dei quadri più famosi che rappresenta ciliegie è "Ciliegie" di Vincent van Gogh, dipinto nel 1888. Questo quadro raffigura un albero di ciliegie in fiore, con i suoi rami carichi di fiori rosa e bianchi. Van Gogh era affascinato dalle ciliegie in fiore e dipinse diversi quadri che le ritraevano.

Un altro artista famoso che ha dipinto ciliegie è Pierre-Auguste Renoir. Nel suo dipinto "Ciliegie e pesche" (1881), Renoir raffigura un'abbondanza di frutta su un tavolo, con ciliegie rosse e mature che spiccano tra i colori pastello delle pesche e delle pere.

Altri artisti che hanno dipinto ciliegie includono Paul Cézanne, Claude Monet e Edouard Manet. In ogni caso, i quadri che raffigurano ciliegie sono spesso associati alla bellezza della natura e alla gioia della vita
La ciliegia è stata anche fonte di ispirazione per diverse opere letterarie, tra cui la poesia "Ode to a Nightingale" di John Keats e il romanzo "La Ciliegia" di Angela Carter.

UN DOLCE DA PROVARE

Questi frutti gustosi sono ingredienti in ricette dolci e salate, e sono apprezzati in tutto il mondo per il loro sapore dolce e succoso.
Con essi si può realizzare un dolce come il Clafoutis,  di origine francese, per l’esattezza della zona di Limousin, già in voga nell’Ottocento.
 Il clafoutis alle ciliegie  si gusta tiepido. Il suo nome deriva dal dialetto, " clafir " che significa guarnire, riempire. Secondo la tradizione il clafoutis veniva preparato con ciliege selvatiche intere, dal nocciolo profumatissimo ed era il pasto dei contadini, che lo portavano con sé nelle giornate di lavoro, mentre tagliavano e raccoglievano il fieno.  Volete provare?
Ingredienti
    ·    125 gr di farina 00
    ·    3 uova
    ·    500 gr di ciliegie denocciolate
    ·    130 gr di zucchero
    ·    300 ml di latte
    ·    1 cucchiaio di olio di semi
    ·    1 pizzico di sale
    ·    zucchero a velo per decorare qb
    ·    burro per ungere la teglia qb

Prendete le ciliegie scegliendo quelle più sode e mature. Lavatele e snocciolatele. Cospargetele con 50 grammi di zucchero e mettetele a riposare in una terrina per almeno 30 minuti.

In un altro recipiente montate lo zucchero rimanente con le uova formando una crema dalla consistenza piuttosto morbida. Una volta che gli ingredienti si saranno ben amalgamati, aggiungete poco alla volta la farina, continuando ad amalgamare e facendo attenzione a che non si formino i grumi.

Aggiungete l’olio e il latte a filo, che avrete precedentemente scaldato (basterà stemperarlo a 30-35 gradi, non dovrà in nessun caso essere bollente perché rovinerebbe la lavorazione del clafoutis).

Aggiungete il pizzico di sale e mescolate fin quando tutto il composto del clafoutis alle ciliegie non sarà ben omogeneo e avrete ottenuto una pastella densa e priva di grumi. Prendete una tortiera da forno da 22 cm, imburratela per bene e disponete le ciliegie sul fondo.

Versate dolcemente la pastella sopra le ciliegie.

Cuocete in forno statico a 190° per 35 minuti. Servite il clafoutis di ciliegie tiepido, spolverando la superficie con lo zucchero a velo.

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