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Pierfrancesco Criscitiello, in arte Pjero, promessa della musica italiana ospite al 4° trofeo Nilla Pizzi

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Pierfrancesco  Criscitiello,  in arte  Pjero, classe 95, è una delle promesse  più importanti della musica italiana.

Dopo vari viaggi nel Regno Unito, appassionato nell’apprendere nuove di lingue straniere , ha deciso di comporre anche i suoi brani in lingua inglese.

 E' l'autore di composizioni musicali delle colonne sonore di: ‘Una brutta giornata’ di Samuel di Marzo ‘Quelli che eravamo’ con Francesco Foti di Samuel di Marzo Sound Design di ‘Tutte le strade’ di Sam   di Marzo, con Alessandro Haber distribuito da Premiere Film (Cortometraggio vincitore del ‘Laceno d’Oro’ ed in nomination come miglior cortometraggio in numerosi festival internazionali). 

 Dopo la felice ed entusiasmante  esperienza a X Factor e Milano Music Week nel 2018 la partecipazione al Festival di Potenza e il Busking a Londra nel 2019 ed infine il concerto a Giocaitalia 2020 presso l’Arena del Mare di Salerno, la giovane promessa, sarà tra gli ospiti  del trofeo Nilla Pizzi , concorso canoro aperto a tutti i cantanti, cantautori e interpreti di tutti i generi musicali, una realtà musicale dedicata esclusivamente alla valorizzazione e promozione di artisti italiani emergenti. Il tour live che si svolge  da luglio a fine settembre, toccando diverse città italiane con semifinale e finalissima a ottobre al Casinò di Sanremo, in omaggio  a NILLA PIZZI, grandissima artista dal talento unico ed indiscusso,   amata in tutto il mondo.

Il cantautore irpino ha  dichiarato : “Le mie canzoni spaziano su varie tematiche, dall’amore in tutte le sue fasi, a tematiche introspettive e psicologiche come la depressione e il racconto della vita dal punto di vista di una persona affetta da psicosi ed ancora, la spensieratezza della gioventù e la realizzazione personale. In un tempo artificiale, nella quale le apparenze rappresentano  un valore fondamentale, a scapito dei contenuti, in un’epoca cui tutto è a scadenza e ci risulta difficile anche affezionarci ad un brano, quello che voglio sottolineare nelle mie canzoni è l’importanza di restare veri, esseri dotati di sentimenti, di fragilità, di paure, di grinta, di passione. Credo sia fondamentale non dare nulla per scontato, prendersi cura delle persone, utilizzare le parole nel modo giusto, non voltarsi dall’altro lato.  I brani sono tutti accomunati dalla lingua che è l’Inglese. Vorrei che questo progetto potesse rappresentare qualcosa di fresco e allo stesso tempo familiare nel panorama della musica Internazionale”. 

Dal 3 Settembre, il giovane cantautore sarà con il suo nuovo singolo  “SPIDERMAN su tutte le piattaforme.

Pjero ha voluto precisare: ”L’ispirazione per la stesura di questo brano deriva da un’esperienza reale, vissuta al fianco di una persona affetta da psicosi. Il protagonista del mio racconto é proprio questo ragazzo, che nella canzone parla in prima persona della sua storia, delle sue sensazioni, del suo trascorso a tratti drammatico. Ho provato ad immedesimarmi nei suoi pensieri, nel suo senso di solitudine cercando di rappresentare gli effetti della sua patologia collegata ai rapporti sociali e familiari.

La storia non è totalmente metaforica, parte dall’episodio tragico della caduta di questa persona dal 2° piano, stesa inerme a terra, tuttavia illesa, per tornare poi indietro e ripercorrere gli episodi chiave che hanno  caratterizzato la sua condizione. Il titolo è dovuto alla convinzione a cui l’aveva portato la patologia, ovvero di essere un supereroe, in particolare Spiderman e di dover portare a compimento un piano per la salvezza dei buoni. Il focus e l’obiettivo della mia  canzone è di sensibilizzare gli ascoltatori su questo tema ed in particolare  sull’importanza del sostegno sociale e dei rapporti di amicizia con persone in questa  situazione che sebbene siano vittime di questa patologia a livello biologico, soffrono e  aggravano la propria condizione a causa delle persone che sono propense a deridere, a  mettere in disparte, a non considerare che affetto da questa patologia disagiante,  apostrofandoli come: ‘strani’, ’sfigati’, ‘chiusi’, ‘asociali’, esemplificando e valutando  superficialmente qualcosa che va molto più in profondità.

Ho potuto osservare in prima persona quanto un sostegno morale ed affettivo, anche nei momenti più bui di questo percorso, nella ripresa e nella guarigione, possa essere la migliore fonte di sollievo e di aiuto per queste persone e quanto, al contrario, l’indifferenza e la discriminazione hanno effetti che vanno ben oltre i sintomi di una patologia.

Concludendo brevemente, il messaggio che vorrei lasciare è: Non voltatevi mai dall’altro lato, non trascurate le persone, non somministrate indifferenza gratuitamente, non giudicate qualcuno prima di riuscire a capirlo tuttavia andate in fondo nell’animo delle persone e siate la luce che può tirarli fuori da quella stanza buia.”

 

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