Skip to main content

Milano Emoziona: Il Misantropo di Molière in scena al Teatro Franco Parenti

il misantropo di moliere foto carmen de gironimoAl Teatro Franco Parenti di Milano, il talento si trasforma in uno specchio di verità e realtà attuali. La scena diventa un luogo di riflessione intensa, grazie alla maestria di chi si esibisce e dirige, creando un'esperienza teatrale che va oltre la semplice rappresentazione. Abbiamo assistito alla pièce teatrale "Il Misantropo" di Molière, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 3 dicembre 2023 e di seguito la nostra recensione. 

il misantropo teatro franco parenti2023 foto carmen de gironimo 

"Magia sul Palco: Riflessioni e Talento al Teatro Franco Parenti"

Amo quando il teatro diviene riflessione di realtà attuali e veritiere grazie a talento e alla massima espressione di chi sta sul palco e a dirigere.

La magia di una regia che parla al cuore: Andree Ruth Shamman

Il mondo per come gira davvero, la maggior parte dell’interazione odierna, le apparenze che ne divengono il concept delle trame delle nostre vite, messe in schietta e dolorosa evidenza con una delicatezza e al contempo chiarezza sebbene fedele al testo in rima per come lo vuole l’originale, grazie a una strepitosa regia di Andree Ruth Shamman.
Una regia che mi riporta alla mia emozione preferita, una regia veicolata da una meta che porta dritto dritto verso la più grande e unica arma o cura che l’universo ci offre: l’Amore.
La sensazione di disgusto verso farse e messe in scena opportunistiche divengono dall’ essere intollerabili e stomachevoli, dissolte sebbene visibili, quando coinvolgono la persona amata.
Una regia che è in grado di mettere in scena solo chi il teatro lo racconta dall’anima, e così fa Andree.

La grandezza del talento di chi pare teatro materializzato in un corpo.

Luca Micheletti: Il Teatro personificato

Luca Micheletti, nel ruolo di Alceste, ci offre un'interpretazione magistrale. Attraverso il suo talento innato, Micheletti raggiunge l'anima degli spettatori, esplorando temi come la sofferenza e l'ipocrisia sociale. La sua capacità di incarnare il teatro stesso, già riconoscibile 15 anni fa, oggi brilla più intensamente che mai.

Un Alceste che oltre a dircela lunga sull’autore, re delle commedie che ritraggono debolezze e difetti legati ad una società purtroppo universale, ci mostra a caratteri cubitali l’innato talento e l’estrema capacità di arrivare dritto ad anima corpo e mente dello spettatore di Luca Micheletti che, oltre a rendere l’idea di quanto attraverso l’intrattenuta provocazione il suo personaggio soffra, ostenta senza sforzo alcuno il suo talento che ci fa immergere come fossimo in un ipnosi, dentro a ferite e dolori di chi fa quasi fatica a respirare dovendo sopportare farse e apparenze a discapito delle emozioni.
Ho avuto modo di conoscere all’opera Luca Micheletti circa 15 anni fa, quando già da giovanissimo insegnava recitazione a Milano in scuole di prestigio, era già geniale e, così come tutta la sua famiglia, pareva essere il teatro materializzato in un corpo.

Un Cast Eccezionale e una regia innovativa

Oggi lo ritrovo maestoso, grande, immenso ma uguale in una caratteristica… la luce negli occhi di chi ciò che fa, lo fa dal battito del cuore.
Il cast eccezionale tutto, ogni personaggio con proprie caratteristiche e ben marcate, pur a occhi chiusi si potrebbe distinguere ogni ruolo, tanto emerge la singolarità in ognuno, ma ben amalgamati l’uno con l’altro come in un perfetto puzzle.
Incredibile quanto pur essendo nel 1666 regia, traduzioni e attori siano capaci di rendere comunicativo e facilmente assimilabile il testo.
Ho riso, ho provato imbarazzo, ho sentito dolore e tristezza, mi sono stupita, arrabbiata e ho gioito: ho provato emozioni!

La Musica che dialoga con la scena: Michele Tadini

In fine ma non per ultimo, poche note si sono sentite in quanto lo spazio era prevalentemente per la parola, ma poche non significa che abbiano lasciato il segno, perché così fa quando la musica è composta da chi sa il fatto suo, è più che un contorno, la melodia diviene “un ruolo”, e Michele Tadini ha creato un suggestivo e azzeccato ruolo.

Si a Milano ci si emoziona al Franco Parenti

Un'esperienza teatrale impeccabile al Franco Parenti

La serata è stata presentata così :
buonasera a tutti, benvenuti al teatro Franco Parenti, sta per iniziare lo spettacolo e vi preghiamo di spegnere i vostri cellulari e non accenderli fino alla fine dello spettacolo per non disturbare gli attori, i vostri vicini e voi stessi perché state per vedere non uno spettacolo bellissimo, ma qualcosa di eccezionale.
Posso dirvelo? Parole sante!
E se credete che sia una lusinga a mo’ di farsa e commedia alla Molière … non vi resta che andare a costatare di persona.
Il teatro arricchisce sempre ma a volte di più.
Accorrete e andate ad applaudire chi merita fino al 3 Dicembre.

Per informazioni e biglietti, visitate il sito del Teatro Franco Parenti.il misantropo teatro franco parenti

Pin It