Wow di Milano I Promessi Sposi a fumetti
Dalla prima versione illustrata da Francesco Gonin nel 1840 per conto di Manzoni, fino alle parodie disneyane e quella con i Flintstones, il museo del fumetto di Milano farà un viaggio alla scoperta dei Promessi Sposi con una mostra che sarà aperta dal 25 febbraio al 7 maggio, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Manzoniani, il Sistema Museale Urbano Lecchese, la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, la Biblioteca Sormani e Pixartprinting.
Si inizierà dalle illustrazioni di Francesco Gonin, scelto dallo stesso Manzoni per completare il suo capolavoro, ma per vedere versioni a fumetti de’ I promessi sposi occorre arrivare nel 1953 da Domenico Natoli con un piccolo albo a striscia sponsorizzato dalla Magnesia San Pellegrino e regalato nelle farmacie.
Solo due anni dopo, nel 1955, una seconda versione del romanzo venne pubblicata sulle pagine de Lo Scolaro, settimanale genovese d’ispirazione cattolica, che si rifece soprattutto al film diretto da Mario Camerini nel 1941.
L'intento educativo era evidente, poiché in calce alle tavole a fumetti, senza nuvolette, ma con didascalie, erano pubblicati dei passi del romanzo.
La trasmissione dello sceneggiato I Promessi Sposi, nel 1967, riaccese l'attenzione sul romanzo di Manzoni, e in contemporanea ci furono due diverse iniziative, un adattamento a fumetti firmato da Michele Gazzarri e Sergio Zaniboni e un album di figurine allegato al Corriere dei Piccoli, illustrato da Aldo Di Gennaro e Bruno Faganello, con immagini i cui i volti dei personaggi erano gli stessi del piccolo schermo: Nino Castelnuovo, Paola Pitagora, Luigi Vannucchi, Salvo Randone, cui seguì il remake di Nocita nel 1989 e vari lavori dedicati alla Monaca di Monza, incluse parodie.
Nel 1984, invece, in occasione del bicentenario della nascita di Manzoni, fu pubblicata per la prima volta quella che a tutti gli effetti è ritenuta la versione più completa del romanzo, un adattamento realizzato per Il Giornalino, scritto da Claudio Nizzi e disegnato da Paolo Piffarerio.
Tra le parodie, la più nota è la disneyana I Promessi Paperi, ma a cimentarsi con il capolavoro manzoniano sono stati i maggiori eroi del fumetto umoristico, come Geppo, Alan Ford e gli Antenati, fino a Marcello Toninelli, già autore della Divina Commedia a fumetti.
Inoltre manifesti cinematografici, locandine, cartoline e video racconteranno il parallelo percorso cinetelevisivo dei Promessi Sposi nell'arco di un secolo, dal film muto del 1913 di Eleuterio Rodolfi a quello del 1941 di Mario Camerini, dal lungometraggio di Mario Maffei del 1964 al celebre sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi del 1967, fino alla versione del Trio Lopez-Marchesini-Solenghi e ai Promessi Sposi in 10 minuti del gruppo comico Oblivion, diventato virale qualche anno fa su Youtube.
Alla scoperta dei Promessi sposi
Wow Spazio Fumetto – Viale Campania 12, Milano
Dal 25 febbraio al 7 maggio
Da martedì a venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 15 – 20; lunedì chiuso
Biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro (bambini 4-10 anni; over 65; persone con disabilità; giornalisti non accreditati; gruppi di minimo 15 persone), convenzionati 4 euro
Ingresso gratuito per bambini 0-3 anni, tesserati WOW, giornalisti accreditati, operatori del settore accreditati, 1 accompagnatore per persone con disabilità