L’acqua nei dipinti: dove è protagonista indiscussa
L’acqua, l’acca due o nelle formule chimiche, elemento indispensabile alla vita animale e vegetale, tanto che ne siamo immersi già nell’utero materno. Di questo primordiale e indispensabile elemento ne hanno parlato un po’ tutti, scrittori, poeti, cantanti, filosofi, teologi e artisti come i pittori, e proprio dell’acqua nei dipinti voglio trattare in questo breve articolo.
Ovviamente ne devo prendere in considerazione solo alcuni data la vastità degli artisti che hanno voluto rappresentare nei loro dipinti questo prezioso elemento. Nelle tele che prendo in considerazione intendo sottolineare l’aspetto simbolico che la presenza dell’acqua vuole significare. L’acqua, simbolicamente, è segno di vita, di rinascita, di purificazione, è associata a Cristo, sorgente di acqua pura, di cambiamento quando diviene impetuosa e porta via tutto. Il suo stato liquido permette di insinuarsi ovunque prendendo le forme altrui; è creazione di ponti tra spirito e materia.
Vediamo allora alcuni dipinti dove l’acqua è protagonista.
Del pittore inglese William Turner voglio citare il dipinto “Il naufragio”, dove barche di pescatori tentano di salvare un equipaggio in difficoltà. Nel dipinto è molto bene evidenziata l’acqua del mare che manifesta tutta la sua forza, la sua potenza distruttrice . Onde che si alzano imponenti non mostrando nessuna pietà né per i naufraghi né per coloro che su deboli barche da pesca tentano di salvarli. Nel dipinto, Mare e Cielo si confondono, si uniscono nel terrorizzare i naviganti. Le barche sono pericolosamente inclinate dalle irrispettose onde che le alzano verso il cielo per poi farle ricadere come in un baratro. Rottami di imbarcazioni lasciano ben capire quale potente forza l’acqua sappia esercitare, e la luce data dal pittore ben evidenzia questa tragedia.
In questo dipinto di Claude Monet dal titolo “La terrazza di Sainte Adresse”, ci presenta l’esatto opposto del precedente dipinto; qui l’acqua del mare è tranquilla, amichevole, invitante. Cielo, mare e terra pare si siano accordati per offrire alle persone un momento di tranquillità, di serenità. Sullo sfondo un naviglio viaggia tranquillo, le barche non temono “Poseidone” e veleggiano tranquille sulle pacate onde. Il simbolismo dell’acqua è, in questo caso, segno di pacatezza, di tranquillità, di serenità.
Nel dipinto “Le cascate di Tivoli”, di Charles Rémond, vediamo come l’acqua, pur nella sua impetuosità, non porti danno ma segua una sua strada ben determinata. È l’acqua, con tutto ciò che simbolicamente rappresenta, che si incanala seguendo una via che la porterà probabilmente al mare dove si unirà ad acque nuove, oppure si getterà in un lago adattandosi alla sua conformazione e condividendone la vita.
La prossima immagine, che rappresenta lo scorrere di un fiume, non è di un pittore famoso, ma di mia figlia, che prendo a prestito per quest’articolo. L’acqua di un fiume è un po’ come quella di una cascata, sicuramente meno impetuosa, ma che sono entrambi in cammino verso una meta; lago o mare. In questo caso il simbolismo potrebbe ben rappresentare il cammino di ognuno di noi verso una meta, e che a volte è tranquillo, lineare, mentre altre volte, proprio come un fiume, può divenire tumultuoso, aggressivo.
Un'altra rappresentazione dell’acqua è quella associata ad una fontana. Quell’acqua che uscendo da un piccolo rubinetto simboleggia lo scorrere del tempo, della vita, della sua bontà nell’offrire al viandante un momento di ristoro col dissetarsi o rinfrescarsi. Qui l’acqua è amica, collaboratrice, che si lascia coinvolgere in giochi infantili o manipolare da mani di donne che lavano i loro panni o i loro tegami.
Nell’immagine seguente abbiamo l’acqua che si fa opera d’arte. Non più liquida, che si adatta a ciò che la contiene, ma diviene solida, robusta, forte, acquisendo spazio e volume in una forma diversa ma sempre affascinante. Fredda, ma sempre in grado di dissetare portando sollievo a chi ne ha bisogno.
Quante altre cose vi sarebbero da dire sull’acqua, ma qui mi devo fermare. Non prima però di citare questo bellissimo verso di San Francesco: “Laudato si’, mi Signore, per sor’acqua, la quale è molto utile et umile et pretiosa et casta”.
Potrebbe interessarti leggere anche:
Le vie d’acqua di Milano: fiumi, torrenti, bacini e canali