I Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde
Dal 20 ottobre al 25 febbraio 2018 GamManzoni, a Milano, presenta la mostra I Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde.
La mostra, ideata da Francesco Luigi Maspes ed Enzo Savoia, col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia e della Commissione Europea, propone 40 capolavori realizzati da autori come Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Nino Costa, Odoardo Borrani e altri, che nella seconda metà dell’Ottocento furono i portavoce di un nuovo modo di sentire la pittura che cogliesse il senso del vero, in contrapposizione allo spirito accademico.
Oltre ad analizzare lo stile di un movimento fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana, con dipinti come Educazione al lavoro e Due bambine che fanno le signore di Silvestro Lega, L’analfabeta di Odoardo Borrani, Settignano e La Via del Fuoco di Telemaco Signorini, o Silvestro Lega che dipinge sugli scogli di Giovanni Fattori, la mostra ha lo scopo di indagare la fortuna storica di questi artisti all’interno delle collezioni private lombarde.
Dalle sale del caffè Michelangelo a Firenze, i Macchiaioli, il cui nome venne dall’ironica definizione data loro dai pittori accademici in occasione della Promotrice fiorentina del 1861, erano legati a una pittura attuata per mezzo di macchie di colore.
Fu dopo la frequentazione dell’ambiente artistico parigino che il movimento ideò nuovi valori pittorici fondati sul rapporto dei colori e sui volumi grazie ai contrasti di luce e di ombre.
Dalle teorie elaborate dai Macchiaioli prese le mosse il movimento degli Impressionisti Francesi, molto ben informato delle nuove tendenze degli artisti italiani che vivevano a Parigi.
Teorici dei Macchiaioli furono Diego Martelli e Adriano Cecioni che dettarono le regole basilari del loro stile, che consisteva “nel rendere le impressioni che ricevevano dal vero col mezzo di macchie di colori di chiari e di scuri”.
Questo interesse per l'effetto della luce si vedeva già sia in opere di tradizione romantica che d’intonazione verista e naturalista del pittore verista Domenico Morelli, di Saverio Altamura, del pittore intimista Serafino De Tivoli e Silvestro Lega, che avevano iniziato questa sperimentazione.
Il catalogo delle GamManzoni può contare su una presentazione di Andrea Baboni, curatore del catalogo ragionato delle opere di Fattori di prossima pubblicazione, oltre che d’importanti mostre macchiaiole.
La mostra è visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.