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Ambienti/Environments. Pirelli HangarBicocca presenta mostra dedicata a Lucio Fontana

Figura chiave della storia dell’arte del ‘900, Lucio Fontana per quasi vent’anni porta avanti lo studio e la produzione degli Ambienti spaziali, stanze, corridoi o labirinti percorribili, formati da materiali innovativi per l’epoca – vernici fluorescenti, luci al neon e luci di Wood – e da elementi strutturali, come pavimenti instabili o a pianta ondulata, che pongono il visitatore al centro dell’opera.

Ambienti/Environments. Pirelli HangarBicocca presenta la grande mostra dedicata a Lucio Fortana  Pirelli HangarBicocca  presenta la mostra dedicata a questo grande artista “Lucio Fontana. Ambienti/Environments”, a cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e da Vicente Todolí e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana. Un’esposizione che racconta questo corpus di opere caratterizzate dalla forza dirompente della ricerca dell’artista volta al superamento della seconda e terza dimensione.

Gli Ambienti spaziali rappresentano l’esito più innovativo delle teorie sullo spazio enunciate già nel 1946 nel Manifiesto Blanco e nei successivi manifesti, qui Lucio Fontana parla di una nuova rappresentazione visiva, legata alle dimensioni di tempo e spazio, volta al superamento della tela e dei materiali scultorei classici e l’utilizzo delle risorse tecnologiche moderne per creare “forme artificiali, arcobaleni di meraviglia, scritte luminose.

Sono queste le teorie che condurranno alla nascita dello Spazialismo, movimento artistico sviluppatosi tra Argentina e Italia alla fine degli anni ’40, di cui Fontana è principale esponente, e trovano rappresentazione concreta in opere come i Concetti Spaziali (“Buchi” e “Tagli”), ma soprattutto negli Ambienti spaziali.

La mostra, allestita nello spazio delle Navate di Pirelli HangarBicocca, ci permette di scoprire queste straordinarie opere e osservare, percorrere e abitare nove ambienti e due interventi ambientali.

Il percorso espositivo ha il via con la Struttura al Neon per la IX Triennale di Milano (1951), concepita da Lucio Fontana come apparato decorativo per la IX Triennale di Milano. È il grande neon, che introduce alla sequenza cronologica degli ambienti, a iniziare dal primo intitolato Ambiente spaziale a luce nera (1948-1949). Una stanza illuminata dalla luce di Wood, presentato nel 1949 alla Galleria del Naviglio a Milano con una scultura astratta dipinta con colori fluorescenti appesa al centro. L’opera rappresenta il superamento dell’idea di dipinto e di scultura.

Le Utopie, due corridoi realizzati in collaborazione con l’architetto Nanda Vigo, sono presentati in mostra come due ambienti, uno nero con una parete incurvata e con una serie di fori da cui filtra luce al neon verde, e l’altro, ricostruito per la prima volta, contraddistinto da muri e soffitti ricoperti di tappezzeria rossa metallica, da lastre in vetro “Quadrionda” e da tubi al neon rossi.

Attraverso questi due lavori emerge la centralità dell’esperienza percettiva del visitatore: per accedervi si attraversa un tunnel ribassato e con pavimento inclinato, per raggiungere l’interno; qui ci si ritrova in una stanza delimitata da pareti forate da cui filtra la luce al neon e da un pavimento instabile di gomma.

Nei tre ambienti successivi (ricostruiti per la prima volta) Fontana impiega strutture labirintiche e luci colorate al neon per alterare lo spazio e l’esperienza del visitatore. In Ambiente spaziale Fontana reintroduce l’elemento scultoreo: rielabora le sue forme realizzando una sagoma in legno dipinta di nero e con i contorni bianco fluorescente che richiama la serie dei Teatrini.

In Ambiente spaziale con neon un tubo rosso al neon è sospeso al soffitto della stanza, rivestita di tessuto rosa, mentre Ambiente spaziale a luce rossa è strutturato come un labirinto e composto da una serie di corridoi, caratterizzato da colori rossi fluorescenti e luci al neon.

Il percorso espositivo prosegue con Ambiente spaziale, realizzato nello stesso anno in occasione della mostra “Lo spazio dell’immagine” a Palazzo Trinci di Foligno.

L’ultima opera, Ambiente spaziale in Documenta 4, è disposto a conclusione del percorso cronologico nelle Navate. Uno spazio labirintico, dipinto di bianco, che conduce a un grande taglio sul muro, unico segno lasciato da Fontana e che richiama i suoi Tagli.

La mostra si conclude con Fonti di energia, soffitto di neon per “Italia 61” collocata all’interno dello spazio del Cubo. Un’opera monumentale costituita da sette livelli di tubi di luce colorata al neon.

Tiziana Leopizzi

Lucio Fontana “Ambienti/Environments”

Dal 21 settembre 2017 al 25 febbraio 2018

Pirelli HangarBicocca

Via Chiese 2, Milano

Giovedì-domenica, ore 10.00-22.00

Ingresso gratuito

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