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Al Museo delle Mura la mostra Narrazioni d’argilla

Fino al 15 novembre, le torri delle Mura Aureliane, ospitano le produzioni realizzate grazie alla sapiente arte ceramica di un gruppo di artiste e il fantastico mondo simbolico delle fiabe. Sono questi gli elementi che compongono la mostra Narrazioni d’Argilla. Gli Archetipi nelle fiabe e nei miti.

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Una rassegna d’arte ceramica in cui è protagonista l’argilla, la quale è stata lavorata in tutte le declinazioni possibili, con attenzione alle sperimentazioni e contaminazioni date dall’avanguardia artistica contemporanea.

Le 18 artiste si sono unite in questo progetto espositivo, accomunate dall’amore per questo mezzo espressivo così versatile, per raccontare le loro emozioni, i ricordi di infanzia e rappresentare gli archetipi femminili che si incontrano nelle favole, nei miti e nei racconti epici.

Il percorso espositivo si snoda negli spazi di Porta San Sebastiano, nelle due torri e nel camminamento che sovrasta la porta delle mura difensive di Roma, e vede esposte così, oltre 70 opere che propongono spunti di riflessione e di fantasia giocosa, spaziando dalle citazioni di Basile a quelle di Calvino, secondo cui la fiaba è una spiegazione generale della vita. Le opere esposte presentano diverse tecniche ceramiche e decorative quali il neriage, il bucchero, l’engobbio, il raku, naked, pitfire e obvara.

Le artiste sono Francesca Bedetti, Maria Grazia Morsella, Speranza Neri, Eugenia Berčić, Fernanda Andrea Cabello, Cinzia Catena, Francesca Romana Sansoni, Luisa del Vecchio, Alessandra Di Marco, , Robbie Mazzaro, Paola Ramondini, Alessandra Spina, Emanuela Fabozzi, Anna Maria Grippo Manuela Troilo, Raffaella Troise, Maria Valerio e Tatiana Viduatto.

La mostra sin dall’inizio del suo percorso ci permette di ammirare vere e proprie narrazioni d’argilla: piante magiche con i loro semi, la pelle del drago, calligrafie antiche incise su cubi in ceramica attraversati da lastre di terra cromata e dal tempo.

Si prosegue nella sala sopra la porta, in cui la creta assume sembianze di volti che raccontano le storie di principesse, fate, streghe e regine alternandosi a opere in cui predomina la frammentazione della materia per poi ricomporsi in una sintesi di simboli e miti.

Infine, uno spazio è dedicato anche alla produzione artistica di 10 bambini (allievi del Laboratorio “Colori in volo” di Alessandra Di Marco) che, attraverso il progetto “Il mondo di Pinocchio”, rappresentano la bellezza della manipolazione della terra e la freschezza del gesto ingenuo e originale di un fanciullo.

Il valore dell’argilla

L’argilla apparentemente è una materia povera. In realtà è ricca di significati artistici e spirituali. Difattti, i manufatti in argilla sono la più antica delle forme artigianali dei quali abbiamo testimonianza da secoli e sono fondamentali per ricostruire la cronologia universale (i reperti più antichi di argilla cruda lavorata risalgono a circa 9.000 anni fa). Il ceramista è una figura quasi mitica, poiché la trasformazione e la lavorazione dell’argilla si ricollega idealmente all’azione divina del Creatore. Pensate che le antiche religioni impiegavano la ceramica per riprodurre tangibilmente i loro dei, eseguendo riti propiziatori proprio per mezzo di immagin in argilla.

L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata dall’associazione culturale Officina creativa le Lase ed è curata da Manuela Troilo. La mostra rientra nel palinsesto di RomaRama, programma culturale di Roma Capitale. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Narrazioni d’argilla. Gli archetipi nelle fiabe e nei miti

18 settembre – 15 novembre 2020

Museo delle Mura

Via di Porta San Sebastiano, 18 - Roma

Orari: ore 9.00-14.00

Chiuso il lunedì; la biglietteria chiude mezz’ora prima.

Giorni di chiusura Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio.

Ingresso gratuito

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