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Museo Spazio Acqua: Milano e le vie fluviali locali

museo acqua 1Nel centro storico di Milano, presso una traversa di Corso Sempione, al numero civico 39 di via Cenisio, si trova in un’ex centrale per il pompaggio dell’acqua, il Museo Spazio Acqua, che offre ai visitatori uno sguardo sulla storia del lungo rapporto tra Milano e le vie fluviali locali, in particolare il Naviglio Grande.

Entrando nel museo, la prima cosa che si nota è un enorme salone, dove viene raccontata, con dovizia di dettagli, la storia dell’acquedotto cittadino milanese, dalle origini fino ai nostri giorni.

Ai tempi degli antichi Romani, Milano era alimentata da un grande acquedotto, ma col passar del tempo la popolazione locale si rivolse prima ai fiumi che scorrevano nelle campagne vicine, come il Ticino, e in seguito anche al Naviglio Grande, per rifornirsi dell’acqua necessaria al consumo quotidiano, dal bucato fino al bagno.

Alla fine dell’ottocento, però, la giunta comunale di Milano sentì il bisogno di costruire un nuovo acquedotto che alimentasse le case dei più ricchi e dei quartieri milanesi più popolati, da dove ormai era diventato quasi impossibile recarsi al Naviglio per il quotidiano rifornimento d’acqua.

Dal 1877 fino al 1881 furono valutati dalla giunta comunale, tredici progetti per il nuovo acquedotto, ma vennero tutti scartati.

Nel 1881 ci fu la possibilità di vedere qualcosa di concreto, quando arrivò una proposta da parte della Società Italiana Condotte d’Acqua che prevedeva la costruzione di una nuova condotta, le cui sorgenti sarebbero state le acque della Val Brembana, nel cuore del Bergamasco, ma il progetto ben presto finì nel dimenticatoio a causa delle proteste del sindaco di Bergamo.

Solo nel 1887 venne bandito un nuovo concorso per l’acquedotto, che vide vincitore tra i ventidue progetti presentati quello di Felice Poggi, che lavorava presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Milano, in cui l’acqua era prelevata dalla falda freatica che si trovava sotto la città.

Un anno dopo vennero scavati i primi pozzi presso il Parco Sempione e nel 1889 fu creato il primo impianto di pompaggio definitivo, che venne chiamato Arena ed era comandato da due serbatoi nascosti nei torrioni del Castello Sforzesco.

Nel 1898 fu inaugurato il secondo impianto presso la piazza Firenze, mentre nel 1903 fu la volta del Parini, in piazza della Repubblica.

Dopo questo tuffo nella storia, ora è possibile visitare una delle vecchie centrali di sollevamento, del tutto restaurata, dove l’acqua veniva depurata e filtrata.

Inoltre vi sono numerosi laboratori didattici, dove i più piccoli possono imparare tutto quello che c’è da sapere sulla storia dell’acqua e del suo scorrere, dalla preistoria fino ai giorni nostri.

Il museo è vistabile su prenotazione telefonando al numero 02 – 341523. 

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