Palazzo dei Giureconsulti
Affacciato sulla centralissima Piazza dei Mercanti, il Palazzo dei Giureconsulti si trova nel cuore della Milano medievale e oggi all’incrocio tra alcune delle più importanti vie dello shopping milanese.
Voluto e finanziato da Giovanni Angelo Medici, divenuto poi Papa Pio IV, il Palazzo dei Giureconsulti fu costruito per ospitare il Collegio dei Nobili Dottori: l’ordine professionale degli esperti in materia di legge e diritto del tempo.
Inaugurato nel 1654, la sua costruzione ebbe inizio nel 1562 su progetto di Vincenzo Seregni, a completamento dell’architettura complessiva della Piazza dei Mercanti: un quadrilatero all’interno del quale si effettuavano le trattative commerciali durante il Medioevo. La Piazza era il cuore delle attività economiche e pubbliche della Milano medievale.
Nel 1797, all’indomani della Rivoluzione Francese e della discesa in Italia dell’esercito di Napoleone Bonaparte, per volontà dell’imperatore il Collegio fu sciolto, così da togliere potere alla nobilita italiana. Il Palazzo perdeva la sua originaria funzione, ma questo status durò per poco tempo. Infatti, nel 1809 la Camera dei Mercanti inaugurò proprio lì la prima Borsa Valori di Milano, nella sala ovest del Palazzo che ben presto necessitò di un ampliamento, estendendosi anche sul porticato. Nel 1901 la Borsa si trasferì nella sede di Cordusio.
Fu questa la prima di una serie di modifiche strutturali apportate tra il 1872 e il 1876 a seguito della costruzione di via Carlo Alberto. Inoltre, proprio in quegli anni, nel Palazzo fu installato il telegrafo e al primo piano dell’edificio trovò sede la Banca Popolare di Milano. Dopo il trasferimento della Borsa, per circa 10 anni, il Palazzo dei Giureconsulti rimase per lo più inutilizzato finché nel 1911 fu acquistato dalla Camera di Commercio che ne fece la propria sede e si occupò dell’opera di restauro nel 1914. Purtroppo durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio fu gravemente danneggiato da un bombardamento aereo. L’opera di ricostruzione avvenne sempre ad opera della Camera di Commercio che continuò ad avere sede nel Palazzo fino al 1957.
L’edificio fu nuovamente restaurato nel 1985 ad opera degli architetti Mezzanotte e Menghi e al termine dei lavori, nel 1991, fu destinato a diventare un palazzo congressuale e prese definitivamente il nome di Palazzo Affari ai Giureconsulti.
Oggi ospita grandi eventi del panorama culturale milanese, offrendo i propri spazi al design, alla moda e all’arte. La struttura, infatti, ben si presta ad eventi di vasta portata con i suoi 2000 mq di superficie distribuiti su quattro piani, le sue otto sale convegni oltre ad aree espositive attrezzate e tecnologicamente all’avanguardia (tra cui il Solone delle Mostre).
Da non perdere la terrazza con vista su Piazza Duomo e l’omonima sala adiacente ma soprattutto la Sala Torre da cui è possibile ammirare la Torre del Comune eretta da Napo Torriani nel 1272 e il suo orologio attraverso un lucernaio.
Una curiosità: il Palazzo nel Duecento aveva anche una funzione di Osservatorio. Il custode della Torre, ad una certa ora, saliva in cima a guardare l’Osservatorio di Brera. Alle 11:57 qualcuno da Brera sventolava una bandiera e a quel punto il custode lasciava cadere lungo l’asta del parafulmine della torre una palla di ferro dorata. Questo era il segno con cui il custode avvisava il campanaro del Duomo lì vicino, il quale iniziava quindi a suonare le campane. Il tutto durava 3 minuti, giusto il tempo di indicare il mezzogiorno ai milanesi!
Nonostante si tratti di una costruzione d’epoca rinascimentale, una delle particolarità del Palazzo è la coesistenza di elementi architettonici molto vari, memori di ben 500 anni di storia.
Dalla struttura a botte nella Sala Esposizioni, tra l’altro adagiata su scavi romani visibili attraverso un pavimento di piastrelle trasparenti, si passa agli stucchi neoclassici sul soffitto della Galleria Passi Perduti o ad affreschi del 1700 come quello del Bossi, realizzato sul soffitto del Parlamentino. In questa sala, che può ospitare 65 persone, l’arredo originario è rimasto inalterato ed è presente un dipinto più moderno (1945) del Rivetta. Si tratta di una raffigurazione di industria, architettura e commercio, ideata per rimarcare le funzioni dell’edificio.
Nella Sala delle Colonne, la più capiente con 100 posti, è stata mantenuta la struttura originaria con colonne binate, così come nella Sala Donzelli si respira ancora il gusto dei salotti ottocenteschi. Qui si trova un altro affresco del Rivetta (1948) in cui è raffigurata l’offerta del modellino di Palazzo Giureconsulti a Papa Pio IV.
Palazzo Giureconsulti
Piazza Mercanti 2, 20123 Milano