Reinhold Messner: Il Re degli Ottomila compie 80 anni
"Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me: le sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona Sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un'opera d'arte."
La leggenda vivente dell’alpinismo, Reinhold Messner, ha compiuto ottant’anni e ha scelto di festeggiarli in maniera sobria, lontano dai riflettori, in una baita con la moglie Diane, mangiando pane duro, speck e accompagnando il tutto con una bottiglia di vino rosso.
Una Vita Sempre Controcorrente
Secondo alcuni medici, Messner avrebbe dovuto morire nel 1978 durante la scalata dell’Everest, quando raggiunse la vetta a 8.848 metri di altitudine senza l’uso di una bombola di ossigeno. Invece, l’impresa segnò un traguardo storico: fu il primo alpinista a riuscire in questa incredibile impresa.
Nella sua straordinaria carriera, Messner ha scalato tutte le 14 montagne che superano gli 8.000 metri, perdendo un fratello sull’Himalaya, ha attraversato l’Antartide, la Groenlandia e diversi deserti. Ha scritto numerosi libri, partecipato a pubblicità e ispirato alpinisti di tutto il mondo. Ma soprattutto, è stato un pioniere che ha segnato profondamente l’alpinismo della seconda metà del Novecento, rappresentando lo stile tradizionale e puro dell’arrampicata.
Nato a Bressanone, in Alto Adige, nel 1944, Reinhold Messner ha ridefinito i confini dell’esplorazione e dell’alpinismo, dimostrando che "l’impossibile è solo qualcosa che ancora non è stato fatto". Le sue sfide non si sono mai fermate, trasformando la montagna in un luogo di introspezione e libertà.
Molti ancora oggi ricordano il celebre slogan dell’acqua minerale "Altissima, Purissima, Levissima", recitato con il suo inconfondibile accento altoatesino.
Reinhold Messner: Un Alpinista Eclettico e Innovatore
Messner è stato molto più di un alpinista estremo. È un autore prolifico, un regista, un viaggiatore e un imprenditore visionario. I suoi Messner Mountain Museum, sparsi tra l'Alto Adige e le Dolomiti, sono non solo punti di attrazione turistica ma veri e propri luoghi di riflessione sull’umanità e la natura.
La Mia Vita Controvento
Nella sua autobiografia "La mia vita controvento", scritta in occasione dei suoi ottant’anni, Messner ripercorre le sue esperienze e le critiche che ha dovuto affrontare. Le sue scalate, spesso viste con scetticismo e attaccate da detrattori, hanno spinto Messner a confrontarsi non solo con le difficoltà fisiche, ma anche con le pressioni sociali e mediatiche.
Messner non si è mai arreso alle avversità. Al contrario, riconosce che proprio dagli ostacoli è nata la sua forza. "È il vento contrario che ti fa crescere le ali", dice, e in queste parole si percepisce tutta la sua filosofia di vita. Nonostante le numerose accuse, tra cui quelle di aver sacrificato la vita di altri alpinisti per ambizione, Messner si mostra sincero, senza fare sconti a nessuno, neanche a se stesso.
Chi è Reinhold Messner?
Reinhold Messner (Bressanone, 17 settembre 1944) è un alpinista, esploratore, scrittore e politico italiano. La sua carriera inizia con l’arrampicata libera, in un periodo in cui l’arrampicata artificiale dominava la scena. Nel 1968, Messner si fece notare per il suo primo VIII grado in libera al Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc. Da lì, la sua fama crebbe esponenzialmente.
Messner è noto soprattutto per essere stato il primo alpinista a scalare tutte le 14 cime del mondo che superano gli 8.000 metri, spesso affrontando versanti in condizioni estreme. Una delle sue imprese più iconiche, la scalata del Nanga Parbat, ha addirittura ispirato un film omonimo.
Tra le sue innovazioni principali, Messner ha sempre sostenuto il cosiddetto "stile alpino", preferendo piccole spedizioni snelle e autosufficienti alle grandi operazioni himalayane.
L'Everest Senza Ossigeno
Nel 1978, insieme a Peter Habeler, Messner fu il primo uomo a raggiungere la vetta dell’Everest senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Due anni dopo, nel 1980, fece ancora di più, raggiungendo la vetta in solitaria. Questa impresa lo consacrò come uno degli alpinisti più audaci e innovatori di sempre.
Le sue traversate dell’Antartide e della Groenlandia senza mezzi motorizzati o cani da slitta, e quella del Deserto del Gobi, sono solo alcuni degli altri incredibili traguardi raggiunti nel corso della sua vita.
Messner è anche un noto scrittore e divulgatore, con decine di libri pubblicati. Dal 1999 al 2004, è stato Membro del Parlamento Europeo eletto come indipendente nella lista dei Verdi Italiani, grazie al suo forte impegno ambientalista. La sua notorietà è cresciuta anche grazie al contributo culturale, come testimonia la sua attività museale: il Messner Mountain Museum, una rete di musei dedicati alla montagna, è distribuito tra Castel Firmiano, Solda, Castel Juval, Monte Rite, Brunico e Plan de Corones. Messner abita a Castel Juval dal 1983, dove si occupa anche della sua attività agricola.
Reinhold Messner non è solo un alpinista eccezionale, ma un pioniere che ha saputo rivoluzionare il modo in cui vediamo le montagne, l’esplorazione e la vita stessa. A ottant’anni, il suo spirito continua a ispirare intere generazioni, spingendoci a guardare oltre i nostri limiti e a trovare la libertà nel superamento di essi.