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Dalla storia di Giuseppe Di Lascio un grande significato: mai arrendersi nella vita 

giuseppe di lascioAppendere le scarpe al chiodo non significa abbandonare i propri sogni, la vita è fatta di tante emozioni e i sogni nel cassetto non svaniscono mai.

Lui è Giuseppe Di Lascio, un ex calciatore, con una carriera da professionista finita molto presto: ventun’anni.

Sembrerebbe molto strano per un calciatore, perché è proprio in quell'età che ogni atleta tira fuori la propria grinta, per cercare di dare il massimo di sé stesso, invece Giuseppe ha voluto smettere con lo sport più praticato in Italia.

Il perché? È molto semplice: non aveva più voglia.

Un desiderio iniziato dopo un contratto con i professionisti al Melfi, finito con il Gelbison, nota società del Vallo della Lucania, dove il giovane calciatore non riusciva più a trovare gli stimoli giusti per andare correre dietro un pallone, nonostante avesse fatto le giovanili al Pisa, scoperto  da noti osservatori del Milan.

“Non avevo più l’ambizione di giocare a pallone” ci dice Beppe Di Lascio, oggi ritornato nella provincia di Salerno, dove ha avviato un progetto per nuovi talenti dal nome TalentoGo ”da piccolo avrei voluto cavalcare i campi in massima serie, poi mi sono ritrovato in categorie più piccole, dove gli stimoli erano meno forti, allora alla prima occasione di un posto lavoro, ho appeso le scarpe al muro”.

Attraverso questa iniziativa, Di Lascio sta cercando di organizzare manifestazioni, in cui lo sport si unisce  allo spettacolo, come quello che si terrà nei giorni 3-4-5 luglio, presso le cittadine di Lauria e Scalea, dove i ragazzi della Basilicata e della Calabria esibiranno le proprie doti, davanti a importanti osservatori di diverse squadre.

“Ho voluto organizzare questo evento, perché voglio dare l'opportunità a chi come non me non ha avuto tanta fortuna” ci confida l’ex calciatore ”lo sappiamo molto bene che soprattutto al sud, mancano strutture e spesso i ragazzi bravi sono costretti a fuggire al nord, con la speranza di riuscire a realizzare i propri sogni, mentre in tanti casi  rimangono in realtà confinate. Sono molto contento di aver organizzato questa manifestazione, perché mi ritengo una persona perbene, che crede nei valori dello sport e della vita, e poi soprattutto nella meritocrazia”.

Giuseppe Di Lascio è un ragazzo di sani valori ed è proprio questi che lui desidera trasmettere ai più giovani, infatti attraverso il suo progetto, avrà la possibilità di girare anche molte scuole e parlare con tanti ragazzi giovani.

“In una società dove i ragazzi sono in difficoltà, bisogna stargli vicino ed incoraggiarli.

Spesso i più giovani sono quelli che hanno più talento, i motivi perché non riescono ad emergere?

Potrebbero essere tanti sicuramente, ma  uno credo sia evidente: non hanno incontrato le persone giuste e brave ad aiutarli.

Noi ci crediamo in quello che facciamo, per quello  siamo sicuri che nei luoghi più nascosti  esistono grandi talenti che hanno bisogno di essere scoperti”.

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