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Vacanza: quest'anno in valiglia ci porto più gioie o amarezze?

Riflessioni su coppie e la vera voglia di stare insieme

La settimana scorsa, sulla mia pagina Instagram, "Carmen de Gironimo Emotional Coach", ho pubblicato alcuni sondaggi per indagare il vostro stato emotivo durante queste vacanze.

Agosto, pur essendo il mese per eccellenza dell'estate, del mare, della convivialità senza schemi ordinari, degli amori fugaci ma passionali e delle vacanze in generale, rappresenta anche il mese dei bilanci. È quel mese in cui ci si chiede: "Perché ha portato in vacanza lei invece di me? Perché ha scelto le sue amiche al posto mio? Perché, nonostante siamo in vacanza da più di una settimana, desideriamo solo tornare a casa, possibilmente con due voli diversi, quando tutto sembrava rose e fiori?"carmen de gironimo in treno

Tuttavia, secondo la mia profonda convinzione che tutto accade per una ragione e in virtù di un equilibrio cosmico, Agosto può essere anche il mese dei "ti amo, vieni con me", dei "vorrei conoscerti meglio, partiamo insieme", e dei "con te sono me stessa, stiamo insieme quest'estate?".

Quale di queste opzioni avete sperimentato? Quale avreste preferito? O ancora, in quale di queste opzioni vi siete trovati a dover navigare, controvoglia, a causa di un dovere morale o un senso di colpa?

Il mio sondaggio, conciso con soli tre domande a risposte multiple, mirava a rilevare cosa realmente accade nell'interazione tra mente, corpo e anima quando si prendono queste decisioni, e poi a capire insieme cosa si può fare, dal punto di vista emotivo, per gestire e sanare il nostro stato d'animo.

HA BISOGNO DI STACCARE DA TUTTO E RIPOSARE E HA DECISO DI FARE LA VACANZA SEPARATI

Siete pronte?
Parto da una premessa: due settimane fa, una talentuosa sportiva di nome Giorgia (nome inventato), mi ha confidato che ha bisogno di riposarsi, e ha quindi scelto di trascorrere le vacanze in solitudine. Ho risposto con una domanda: "Quindi, pensi di stancarlo? Lui non vede in te un'oasi di serenità?"

A quel punto nasce spontanea in Giorgia ma come sarebbe accaduto a tutti noi, una sorta di lista motivazionale ma ancor più giustificativa di quanto non sia così ma anzi di quanto sia legittimo amare ma non voler stare, dichiarare di star bene ma voler andare, essere tanto presenti ma scordarsi del “con chi” (se avete un secondo in più, rileggete queste affermazioni... Fatto? Riuscite a percepirne la poca realisticità?)

Ecco, questa premessa per dirvi quanto le risposte che io ora darò a Giorgia e a chi ha una situazione simile, in realtà le avete date voi a me rispondendo a sondaggi non sospetti.

LA DURA VERITA' QUASI SEMPRE STA DALL'ALTRO LATO DEL DETTO

A questo punto, presento le risposte che ho dato a Giorgia e a chi si trova in una situazione simile, basate sulle vostre risposte ai miei sondaggi.

La maggior parte delle persone, indipendentemente dall'orientamento sessuale, ha espresso il desiderio di trascorrere le vacanze con il proprio partner. La vacanza è vista come un momento di riposo e libertà, un'occasione per staccare da tutto, eccetto l'amato e se stessi.

Questo ci porta a una dura verità: la stanchezza, l'esaurimento o il desiderio di novità non sono necessariamente correlati all'allontanamento o alla pausa dal partner. Essere davvero bene con qualcuno significa voler stare con lui; amare davvero qualcuno significa volerlo amare; sentirsi sereni con qualcuno significa volerlo al proprio fianco.

Il fatto è che si può essere stanchi, si può essere esausti, si può essere vogliosi di cose nuove, oppure si può aver voglia di sentirsi liberi da schemi ma tutto questo, tutto ciò non è direttamente proporzionale con l’allontanamento o la dimenticanza o la pausa da chi si ama, da chi ci fa sorridere, da chi ci fa stare bene o da chi semplicemente scegliamo di stare insieme.

Stare bene con qualcuno davvero, comporta volerci stare;
Amare qualcuno davvero, comporta volerla amare;
Sentirsi sereno con qualcuno davvero, comporta volerlo accanto.

Questa dura verità so che potrete pensare a quanto sia assurdo ciò che sto per dirvi ma in realtà è un punto eccezionale, un dono da cui partire per essere felici.
La consapevolezza chiarisce chi sono gli altri e chi siamo noi, cosa vogliono gli altri e cosa vogliamo noi ma soprattutto cosa non vogliamo noi.vacanze baci pex

TUTTI MERITIAMO DI ESSERE VOLUTI/E, DI ESSERE LA PRIMA SCELTA, DI ESSERE UNICI, DI RECIPROCITA' EMOZIONALE.

Essere consapevoli ci rende stabili e forti nell’accettare la realtà dei fatti senza perdere autostima, perché un rifiuto o un allontanamento non compreso per via della mancanza di chiarezza altrui, innesca un meccanismo pericoloso se non smascherato subito.
È come un cane che si morde la coda, non comprendiamo il perché e quindi non lo accettiamo, chi ne è creatore sorvola e a volte nega, e quindi ci ostiniamo a voler conquistare quell'artefice pensando di essere noi causa o addirittura proiettatori di quell'atteggiamento di cui nessuno ci dà conferma, e più ci impegniamo nell’impresa “conquista” per smentire noi stessi, più togliamo energia all'arditezza di voltare pagina…e più sbiadisce il colore dell'autostima.

In parole più semplici?
Se non ti viene detto in faccia, negli occhi, al telefono, via messaggio o come gli/le pare che si allontana e non ti scrive e viaggia solo/a e quant'altro perché non è te che vuole, ma con tanto di manipolazione ti dice di amarti ma poi non ha attenzioni nei tuoi confronti, ti scrive di voler stare con te ma domani scompare, ti dice mi piaci eppure ogni tanto pare di no ecc, innesca in te se non stai attento/a una fragilità emotiva facendoti sentire sempre inferiore e perdendo tempo a conquistare o riconquistare chi non ti merita tra cui LUI/LEI.

Chiaro che il perché alcune persone negano la mancanza di sentimenti o la volontà reale di voler passare del tempo insieme o addirittura sono così incostanti da farti sentire al centro del mondo un giorno e fuori dal mondo quello successivo, è un argomento complesso e che in alcuni casi mi vede protagonista nel parlarne in quanto riguarda blocchi emozionali da paure e insicurezze, ma ne parleremo nello specifico più avanti, magari post sondaggio, quindi date un occhiata al mio Instagram.

ALLA FINE LA RISPOSTA A TUTTO STA NEL FARCI LE DOMANDE GIUSTE

Ora, cara Giorgia, cara/o tu che sei in lacrime rivedendoti in questo articolo, cari tutti, che si fa se ci lasciano appesi a un filo?
Chiediamoci quanto si sta comodi su quel filo, posso agire al massimo delle potenzialità? Questo filo mi fa sorridere o mi imbroncia? Mi dona allegria o mi incupisce? E più d'ogni altra cosa: mi fa splendere più di quanto io farei se non fossi su questo filo?
Allora se la risposta è si, ben vengano fili al posto di strade e di percorsi ma siccome un po' ne dubito, se la risposta è no, munitevi di forbici molto affilate e date un taglio netto, scendete dal filo e correte sui viali dei sorrisi perché poi alla fine di tutto, di ogni singola relazione ma anche di ogni singola giornata o viaggio, ciò che avrà arricchito quel terzetto vincente mente-corpo-anima sarà sempre tutte le volte in cui sorridendo nudi da filtri ci siamo sentiti "a casa", mettendo in valigia una gioia in più.

 

Hai una domanda per la nostra Emotional coach? Scrivi a Carmen che ti risponderà nella sua rubrica emozionale.

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