Nuove regole in Pronto Soccorso: ecco cosa cambia
Il Ministero della Salute ha finalmente aggiornato le norme di accesso alle cure in pronto soccorso. Lo scopo della rivoluzione è quello di velocizzare e ottimizzare le prestazioni d’emergenza.
Infatti, le aziende ospedaliere si sono spesso trovate con sale d’aspetto affollate, tempi d’attesa lunghissimi e pazienti sempre più scontenti dei servizi ottenuti.
Tra le misure che saranno attuate, la prima riguarda il triage, ovvero l’attribuzione di un colore in base alla priorità dell’emergenza da gestire, che cambierà radicalmente. Infatti, al posto del codice rosso, giallo, verde e bianco, verranno assegnati ai pazienti i numeri dall’uno al quattro, a seconda della gravità della situazione e delle rispettive cure necessarie, entro un massimo di cinque minuti.
In particolare, il codice 1 sarà riconosciuto a casi in cui sono compromesse le funzioni vitali, il 2 per circostanze stabili ma molto gravi, il 3 e il 4 per urgenze in cui sono richieste prestazioni più o meno complesse.
Viene posto un limite al tempo di attesa: massimo 15 minuti per i codici 1 e 2, massimo 60 o 120 minuti rispettivamente per codice 3 e 4, mentre le “non urgenze” dovranno essere gestite entro un massimo di quattro ore.
Dopo l’accettazione, il paziente non sarà abbandonato, ma sarà continuamente sottoposto a controlli continui per accertare se le condizioni siano rimaste stabili o peggiorate.
Un altro elemento della “riforma” è quello di valorizzare il ruolo dell’infermiere: potrà prescrivere farmaci, disporre ed eseguire prelievi, e nel caso di urgenze minori, potrà agire in autonomia, applicando le procedure necessarie, dall’accettazione alle dimissioni, senza dover attendere l’approvazione del medico specialista.
Per candidarsi a questa mansione, l’infermiere dovrà aver lavorato per sei mesi in pronto soccorso, aver frequentato un corso di 16 ore ed aver svolto un affiancamento di 36 con un tutor esperto. Inoltre, ci saranno corsi di specializzazioni in base alle urgenze da trattare e alla tipologia di paziente da assistere.
La speranza del Ministero è che vengano abbattuti i tempi d’attesa, che venga offerto un servizio più adeguato alle aspettative dei cittadini, in modo da dedicare il giusto spazio e cure essenziali a tutti.