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Eritema solare: terapie tradizionali e rimedi naturali

  • Mirella Elisa Scotellaro

Un’esposizione ai raggi solari troppo prolungata o priva dell’adeguata protezione può rovinare una vacanza,  provocare delle conseguenze sgradevoli e, in alcuni casi, anche gravi.

L’espressione “eritema solare” è abitualmente usata nel linguaggio comune per indicare un gruppo di patologie definite in medicina “luciti polimorfe”, e riconducibili all’azione diretta dei raggi ultravioletti anche in presenza di cielo nuvoloso o attraverso un vetro.estate mare sole

La forma più diffusa è la “lucite estiva benigna” che si manifesta a distanza di poche ore dall’esposizione soprattutto sulle donne, ma a volte anche sui bambini. Il rossore localizzato o diffuso sul derma con papule (cioè rilievi) - e talvolta vescicole – compare prevalentemente su scollatura, arti, dorso delle mani e dei piedi, e può essere accompagnato da prurito particolarmente intenso.

Più raramente, oltre ai disturbi di carattere strettamente dermatologico, possono associarsi malessere generale, irritabilità e febbre. In tutti questi casi s’impone la sospensione immediata dei bagni di sole per qualche giorno, fino alla regressione dei sintomi.

Va premesso che, nelle situazioni più complesse, è sempre buona norma rivolgersi al medico, il quale soltanto in riferimento a quadri clinici di specifica severità opterà per l’impiego di antistaminici e cortisonici per via sistemica; quando invece constaterà sintomi di media o lieve entità potrà consigliare l’impiego di corticosteroidi topici, insomma creme o gel per uso locale.

Non occorrono cure particolari quando i disturbi siano minimi: in tale evenienza, oltre  che ad una breve sospensione dell’esposizione ai raggi solari, potrà farsi ricorso ad alcune semplici ricette casalinghe in grado di dare rapido sollievo e ristabilire il buon umore. La pelle, per un certo periodo di tempo (che può variare da soggetto a soggetto,) resterà più delicata e quindi bisognosa di filtri solari con un indice di protezione alto.

Questi che di seguito vengono riportati sono alcuni rimedi naturali conosciuti e tramandati dalle nostre nonne, alternativi fra loro e sperimentabili a piacere, purché non si sia allergici ad alcuna delle sostanze indicate. Anche se il loro valore propriamente terapeutico non è scientificamente dimostrato, molti sostengono di averne tratto ampio beneficio:

  • ricoprire la zona con fettine di patate o di cetriolo e far agire per almeno mezz’ora (decongestiona e protegge la pelle);
  • spalmare abbondante yogurt bianco e lasciare per circa un’ora prima di sciacquare (rinfresca e calma il rossore);
  • preparare un decotto di foglie di malva oppure di lattuga, e applicare previo raffreddamento (ha effetto antinfiammatorio);
  • applicare direttamente in loco olio di iperico, detto anche olio di S. Giovanni (fantastico anche per calmare efficacemente il dolore!);
  • fare impacchi di acqua con un po’ di amido (antipruriginoso);
  • applicare gel di foglie di aloe vera (decongestiona, idrata, rigenera i tessuti);
  • applicare olio di calendula (lenisce e nutre l’epidermide);
  • applicare olio di  elicrisio (agisce su dolore, infiammazione e rossore: ottimo anche per le punture di insetti);
  • eseguire impacchi freschi con uno di questi oli essenziali: camomilla romana, patchouli, lavanda, tutte sostanze rinfrescanti e addolcenti.

    Resta inteso che la migliore delle cure è la prevenzione, per cui l’impiego di un filtro solare di grado elevato e la gradualità dell’esposizione (che deve essere rigorosamente evitata nelle ore più calde)  sono fondamentali. Molto utile può risultare inoltre la preventiva assunzione per qualche settimana di integratori alimentari a base di betacarotene e vitamina PP.

In soggetti particolarmente fotosensibili, ma unicamente con prescrizione dermatologica e sotto stretto controllo medico, può essere effettuata una prevenzione con l’impiego di antimalarici di sintesi o mediante fototerapia, con stimolazione delle difese naturali o degli effetti immunosoppressivi (PUVA-terapia o Fototerapia-UVB).

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