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Conosciamo meglio il signor Dentifricio

Il dentifricio, un prodotto che tutti usiamo quotidianamente, ma cosa sappiamo esattamente di lui? Qual è la sua storia, quali i suoi componenti? Per rispondere a queste domande sono andato in cerca di notizie e informazioni che condivido volentieri con i lettori. dentifricio

Inizio dal significato etimologico del nome, composto da dèntis – dente e fricio – frego, strofino. Quindi, strofinarsi i denti. Sappiamo che il dentifricio è finalizzato alla pulizia, alla salute dei denti e alla loro estetica. I primi riferimenti che si possono equiparare a un dentifricio risalgono a un manoscritto Egiziano del IV secolo d.C. che era composto di una miscela di fiori di Iris, conosciuto anche come Giaggiolo.

I Greci e i Romani migliorarono la formula aggiungendo degli abrasivi, quali ossa frantumate, gusci di ostriche o lumache. Nel proseguimento del tempo vi sono stati altri tentativi, più o meno spartani, sino a che nel XVI secolo si scopre una ricetta che aveva come ingrediente pane bruciato, e una seconda che prevedeva l’uso di una resina vegetale chiamata “sangue di drago”, cannella e allume bruciato. L’allume è il solfato di alluminio e potassio. Dobbiamo arrivare nel Novecento per avere una pasta, prima si usavano polveri, fatta di acqua ossigenata e bicarbonato di sodio, sino a che in una città degli Stati Uniti, un medico ideò un dentifricio contenuto in un tubo pieghevole, innovazione subito copiata e ancora attuale. Nel 1914 fu aggiunto il fluoro, ancora oggi presente, anche se nuovi ingredienti sintetici tendono a sostituire il fluoro, ritenendoli più adatti a proteggere i denti.

Il dentifricio moderno è costituito dal 75% di acqua unita a questi possibili ingredienti:

- Fluoruri.
- Agenti lucidanti quali silice, bicarbonato di sodio, fosfato di calcio.
- Antibatterici e disinfettanti come la clorexidina, il triclosan, il cloruro di zinco.
- Carbonato e fosfato di calcio, silicio, allumina, che svolgono attività abrasiva. È possibile l’aggiunta di agenti schiumogeni quali il sodio lauril solfato, potente antimicrobico.
- Sbiancanti, anti tartaro, addensanti come silicati o gomme.
- Coloranti.
- Dolcificanti come il sorbitolo, la saccarina, il mannitolo, lo xilitolo. Attenzione a prodotti che contengono glicol di etilenico, perché è tossico.
- Gli aromi, quali l’eucalipto, la menta la menta piperita, il timolo, l’anice, la cannella, il finocchio, il bubblegum, zenzero e altri.
- I collutori sono prodotti antisettici e antiplacca che utilizzano il fluoro.
- Dentifrici alle erbe, ve ne sono al gusto di mirra, salvia, zenzero, chiodi di garofano, all’echinacea e altre ancora.
Marche di dentifrici in commercio ve ne sono moltissime, ne ricordo alcune: Pasta del Capitano, Colgate, Antica Erboristeria, Durban’s, Mentadent, Elmex.

Vi riporto le indicazioni riportate su una confezione dentifricia.

- Ingredienti: Sorbitolo, acqua, glicerina, Silice idrata usata come abrasivo.
- Pirofosfato tetra sodico, composto chimico che, nel dentifricio, controlla la formazione di tartaro.
- Polisorbato, è un emulsionante, ossia una sostanza in grado di stabilizzare ed evitare la separazione di componenti.
- Zinco Coco-Sulfato. È un sale di alcoli grassi, usato nella cosmetica.
- Pirofosfato di Sodio. Composto inorganico usato nel dentifricio come controllore del tartaro.
- Aroma. In questo dentifricio che sto esaminando, è di Menta.
- Cellulose Gum. È il sale sodico della cellulosa, trova un largo utilizzo non solo negli alimenti, con la sigla E466, ma in molte altre tipologie di prodotti.
- Glicole propilenico. Composto organico sintetico, tra i diversi usi, trova utilizzo in molti farmaci, tra cui quelli a uso orale.
- Monofluorofosfato di sodio. Composto inorganico che trova impiego nei dentifrici come fonte di fluoro.
- Sodio saccarino. Dolcificante artificiale.
- Zinco Lattato. È il sale di zinco dell’acido lattico naturale, usato come anti microbico nella cura orale.
- Carbonato di Sodio. È tra gli additivi alimentari con la sigla E500.
- Floruro di Sodio. Usato come medicinale per prevenire il decadimento dei denti e il loro rafforzamento.
- Zinco citrato. Usato principalmente nei prodotti per la cura dentale.
- Timo maggiore o vulgaris.
- Leaf extract. Estratto di foglie di oliva, usato per la preparazione di cosmetici. Antiossidante e antisettico.
- Estratto di Salvia officinale.
- Limonene. È un idrocarburo, usato anche nei dentifrici, nei cosmetici e nell’uso alimentare.
- Linalolo. Sostanza presente nell’essenza del legno di rosa e altre piante. Usata come fragranza.
- Cl 47005, miscela di composti organici usato come additivo alimentare, in Europa identificato con E104.
- Cl 42051, colorante e additivo alimentare, identificato come E131.
- Cl 77891, titanio diossido o E171 è un composto chimico che si presenta sotto forma di polvere cristallina.

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