Masha e Orso: la vera storia
“Masha e orso” è la coppia più forte dei cartoni animanti che nelle preferenze dei bambini ha ormai superato anche la famigerata Peppa Pig (non troppo simpatica a molti genitori!).
La serie è ambientata all'interno di un bosco, dove Masha, una bimba piena di energie che passa le sue giornate a complicare la vita ad un tranquillo e pacifico orso, che ama il silenzio, giocare a scacchi, leggere sulla poltrona, andare a pesca.
Qual è segreto del suo successo? Molti sono i bambini che si rivedono nella scatenata Masha, e ancora di più i genitori che si ritrovano nel ruolo dell’orso che pazientemente si occupa di lei pensando a quel libro che forse non finiranno mai…..
LA VERA STORIA DI MASHA E ORSO
C’erano una volta un nonno e una nonna con una nipotina di nome Masha.
Un giorno le sue amiche le proposero di andare nel bosco a raccogliere funghi e bacche.
– Nonnino, nonnina – disse Masha, – lasciatemi andare nel bosco con le mie amichette! Il nonno e la nonna risposero: – Vacci pure, ma bada di stare sempre insieme alle altre, altrimenti potresti perderti!
Le bambine entrarono nel bosco e cominciarono a raccogliere funghi e bacche.
Masha, passando da un albero all'altro, da un cespuglio all'altro, si spinse lontano dalle altre, le chiamò a lungo ma si era allontanata troppo e nessuno le rispose.
Dopo aver vagato a lungo arrivò nella parte più fitta del bosco dove vide una casa.
Masha bussò alla porta, ma nessuno rispose. Masha entrò e si sedette ad aspettare che qualcuno arrivasse.
In quella casa ci abitava un orso grande e grosso che, quando la sera tornò a casa, vide Masha e si rallegrò.
– Bene! – disse, – ora non ti lascio più andare via! Mi accenderai la stufa, mi cucinerai il cibo e mi apparecchierai la tavola. Masha iniziò così a vivere nella casa dell’orso, lui se ne andava per tutta la giornata e la bimba restava ad occuparsi della casa.
– Anche se provi ad andartene – diceva – ti acchiappo e ti mangio!
Masha cercò un piano per fuggire senza smarrirsi nel bosco. Dopo averci pensato a lungo trovò la soluzione, un giorno propose all'orso
– Orso, orso, lasciami andare per un giorno al villaggio: voglio portare qualcosa ai miei nonni.
– No – disse l’orso, – nel bosco ti perderesti. Dammi quello che vuoi mandare: lo porterò io.
Masha preparò dei pasticcini, prese un grosso cesto e disse all’orso:
– Metto i pasticcini in questo cesto, tu portali al nonno e alla nonna. Ma mi raccomando: non aprire il cesto e non mangiare i pasticcini. Io mi arrampico sulla quercia e ti tengo d’occhio da lassù!
– Va bene – disse l’orso, – dammi il cesto!
Masha gli disse:– Vai a guardare se fuori piove!
Appena l’orso fu uscito, Masha si rannicchiò dentro il cesto e si mise sulla testa il piatto con i pasticcini. L’orso tornò: vide il cesto pronto, Se lo mise in spalla e partì.
L’orso camminò tra abeti e betulle, superò colli e risalì burroni. Dopo aver camminato a lungo si sedette e disse:— Questo è proprio il posticino per mangiarmi un pasticcino.
Ma sentì rispondere: – Ti vedo, ti vedo! Non toccare i pasticcini! Non toccare i pasticcini! Porta tutto ai miei nonnini!
– Guarda che vista acuta – disse l’orso, – vede tutto!
Si rimise in spalla il cesto e proseguì.
Dopo aver camminato ancora a lungo si sedette e disse:
– Questo è proprio il posticino per mangiarmi un pasticcino.
E Masha dal cesto:
– Ti vedo, ti vedo! Non toccare i pasticcini! Non toccare i pasticcini! Porta tutto ai miei nonnini!
– Guarda com’è furba! Si è messa molto in alto e vede ben lontano!
L’orso si alzò e cominciò a camminare più in fretta.
Arrivato al villaggio cercò la casa dove abitavano il nonno e la nonna e bussò:
- Aprite! Masha vi manda dei pasticcini.
I cani che avevano fiutato la presenza dell’orso abbaiarono correndo verso di lui e lo spaventarono. L’orso posò il cesto a terra accanto alla porta e scappò nel bosco senza mai voltarsi.
II nonno e la nonna uscirono sulla porta e videro il cesto. – Cosa ci sarà dentro? – chiese la nonna.
Il nonno alzò il coperchio, guardò e trovò dentro Masha, sana e salva. Il nonno e la nonna si rallegrarono molto, abbracciarono la nipotina e si complimentarono con lei per essere stata così furba.