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Conosciamo i Ban: divertirsi in modo sano

I Ban? Che roba è? Queste potrebbero essere le prime istintive parole di chi non conosce il termine, non è così invece per gli educatori e i ragazzi/e partecipanti ai Grest estivi o in altri gruppi. Comunque vado subito a spiegare meglio il tutto, portando anche qualche simpatico esempio del loro uso.bambini gruppo pix foto josephredfield

Il termine Ban è di origine inglese e col suo nome vuole ricordare qual è la sua funzione, ovvero: di "esplosione, di un rumore improvviso, di un urlo spontaneo". Ricorda in un certo senso le "voci" riportate nei fumetti.

Qual è allora la funzione di questo Ban? Possiamo affermare che contiene in se un elemento di creatività che permette un collegamento significativo tra il gruppo. Esso può essere di inizio per qualcosa che deve iniziare e che permette di "rompere il ghiaccio" come si suole dire, oppure che fa da conclusione per qualcosa che è terminato, per applaudire e creare una nuova atmosfera. Così come può essere utile quando si crea una situazione di forte imbarazzo, di paura, di forte emozione o di tensione, ecco che allora è necessario uno "stacco forte", un Ban appunto, che permette di scaricare quella tensione che permette di superare il momento di tensione che si era creato.

Un'altra funzione del Ban è quella di richiamare l'attenzione del gruppo per riportarlo allo scopo o all'attività principale. Una caratteristica tipica del Ban è quella di portare a un "coinvolgimento totale", sia del gruppo che della persona, portando così a ottimizzare il clima generale.

Un Ban per essere funzionale dovrebbe avere una costruzione semplice e divertente, il cui spunto potrebbe derivare da una situazione storica, da una canzone, da una barzelletta e così via, l'importante è che sia adattato alla situazione, all'ambiente, alle persone. La sua spiegazione deve essere semplice, chiara e alla portata di tutti. L'animatore deve mostrare in prima persona i gesti da compiere e i comandi che impartirà dovranno essere essenziali, affinché non si verifichi una esecuzione caotica, che perderebbe tutto il senso e le caratteristiche positive di un Ban.

Tipologie di Ban

I Ban si dividono in:

  • Ban musicali.
  • Ban urlati.
  • Ban raccontati.

Vediamo brevemente in cosa consistono e, per ognuno, ne riporterò un esempio. Inizio con i Ban musicali.

Questi non hanno certamente la pretesa di essere vere e proprie canzoni, ma sono semplici melodie ripetute adattate alle varie situazioni. L'animatore farà prima sentire il motivo per poi farlo ripetere in modo che tutti lo abbiano imparato prima di eseguire il Ban. I motivi sono facilmente orecchiabili e con parole semplici. Eccone un esempio.

Giona nella Balena. L'animatore conduce il canto e tutto il gruppo risponde in coro.

Animatore: Giona nella balena felice fu

Tutti: felice fu

Animatore: benchè in prigion

Tutti: benchè in prigion

Animatore: perché sebbene in pena, potea mangiar

Tutti: potea mangiar

Animatore: dello storion

Tutti: dello storion

Animatore: ma il terzo dì

Tutti: piripippippì

Animatore: lo vomitò

Tutti: poropoppoppò

Animatore: senza pietààààààà (rallentando)

Tutti: parapappappàààààà (rallentando)

( si può ad esempio alzare la tonalità, oppure cambiare le vocali, es. Giuna nullu bulunu).

 

Brani Urlati. Sono maggiormente usati per "scaricare una adrenalina in eccesso" e richiedono una forte espressione vocale. È possibile aggiungere dei rumori, fatti con le mani, i piedi, oggetti vari o strumenti a percussione. Eccone un esempio:

Ce Ce Cu Lè

Animatore: ce ce cu lè

Tutti: ce ce cu lè ( ripetuto due volte)

Animatore: ce ce cu visa

Tutti: ce ce cu visa

Animatore: ce ce cu langa

Tutti: ce ce cu langa (ripetuto due volte)

Animatore: tu bai lele ( ripetuta tre volte alzando sempre più la voce)

Tutti: tun bai lele! (ripetuta tre volte alzando sempre più la voce)

Si può concludere con un urlo e alzando le mani.

 

Brani raccontati. Sono quelli che contengono una storiella, spesso inventata, e dove i partecipanti possono essere invitati a interpretarne i ruoli, sia verbalmente che con gesti e/o movimenti.

Eccone un semplice esempio:

la storiella è di un bambino che prende da un barattolo, con le dita, della marmellata.

Tutti: Ah! (ripetute per tre volte)

Animatore: Arrivano le galline

Tutti: fanno il verso delle galline

Animatore: il bambino le scaccia

Tutti: sciò, sciò!

Animatore: quando torna a mangiare arrivano le oche

Tutti: fanno il verso delle oche

Animatore: ecco arrivare una vespa

Tutti: zss, zss, zss seguendo con gli occhi il volo della vespa che poi si posa sul barattolo di marmellata.

Tutti: se ti piglio... ( battendo forte sul barattolo)

Tutti: ah! (si puliscono il contorno della bocca che è sporco di marmellata)

Tutti: ......zss, zss, zss.

 

Ovviamente ve ne sono moltissimi, pubblicati anche dagli oratori delle varie Diocesi. Un modo divertente nel trascorrere una giornata in gruppo.

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