Autismo: a Cavacurta piccoli passi per costruire #ildopodinoi
Il 2 aprile il mondo ha celebrato la Giornata Mondiale della consapevolezza sull'Autismo: un'occasione per aiutare noi, e i nostri figli, a capire e conoscere meglio ciò che si cela dietro i comportamenti del compagno di classe che a volte si isola dal resto del mondo. Non mi dilungo nei preamboli e lascio la parola a Emanuela, la mamma di Ricky che avete già conosciuto in un precedente articolo, che riesce sempre ad emozionarmi e commuovermi.
Manukina ci dimostra ogni giorno quanto forte può essere una mamma, noi altre possiamo leggere le sue parole e riflettere su quanto sia fondamentale insegnare ai nostri figli l'accoglienza e l'inclusione, perché nel "dopo di loro" non ci saremo neanche noi, ma resterà ciò che abbiamo trasmesso ai nostri figli....
Ecco le sue parole:
«Che faticaccia sopravvivere a queste giornate, dove sento parlare in continuazione del futuro incerto dei nostri figli, del cosiddetto #ildopodinoi.
Quando ci penso mi dimentico di respirare, il mio cuore si stringe fino a farmi male e le lacrime, quelle proprio non riesco a fermarle.
Cosa sarà di te grande amore mio?
Allora ho pensato che ad ogni domanda c'è sempre più di una risposta e che nella vita ci sono sempre le due strade parallele, solo tu puoi scegliere quale percorrere...o continuo a pensare a questo futuro incerto, o cerco di dedicare la mia vita a costruirne uno migliore, il più possibile capace di accogliere questi esseri così speciali.
Le grandi opere iniziano sempre con piccoli passi, magari corti ma sicuramente fatti in una direzione ben precisa.
Sapete che viviamo in un piccolo paese di campagna, ma forse non vi ho mai detto che vicino alla mia casa c'è proprio la scuola del paese, una casetta bassa, indipendente e circondata da un po' di verde...veramente graziosa.
Ho pensato che il passo corto con una direzione ben precisa poteva essere verso quella casetta così graziosa...allora ho pensato e ripensato a cosa potessi mirare...
Poi un'illuminazione: "bisogna semplicemente raccontare ai nostri figli cosa prova un loro coetaneo autistico!"
Per i piu' piccini ho preparato dei palloncini blu e con la collaborazione delle maestre abbiamo potuto leggere la favola dell'"Unicorno triste", in cui viene spiegato l'autismo e tutte le diversità ai bambini. Un successone, palloncini, disegni, frasi dettate dalle loro emozioni, cosa potevo raccogliere di più?!?
Invece per i bambini della primaria di Cavacurta, ho preparato un palloncino blu, pensando che quel palloncino fosse proprio il bambino autistico che aveva il bisogno di dire ad ognuno di loro qualcosa... E la mia mano ha iniziato a scrivere 94 cartoncini azzurri, pensieri semplici ma diretti:
"IO NON PARLO, MA RICORDATI CHE SENTO LE TUEPAROLE E CHE QUESTE A VOLTE MI FANNO MALE"
"TU HAI PAURA DEL BUIO, IO DEI GRANDI RUMORI"
"TU HAI 2 OCCHI, UN NASO, UNA BOCCA, ED UN GRANDE CUORE...ANCH'IO"
"TU TI DIVERTI GIOCANDO A PALLONE IO A VOLTE CONTANDO"
ma soprattutto gente ricordiamoci questo:
"IO HO BISOGNO DI AVERE DEGLI AMICI PROPRIO COME TE"
Tutti cresciamo i nostri figli dicendogli che la mattina bisogna lavarsi i denti, che la carta va buttata nel cestino, e che devono portare rispetto alle persone... ecco io ora cresco i miei figli insegnandogli l'accoglienza, la gentilezza, e se lo facessimo tutti questo potrà rendere il mondo pronto per i più fragili, per Ricky.
Quest'anno sono 2 anni che Ricky frequenta l'asilo di 32 bambini, ed è stato invitato solo a 4 festine di compleanno, ma sono sicura che presto diventeranno 5, poi 10 e così via, ne sono sicura.
Non voglio e non posso inaridire la mia anima, voglio solo che le persone inizino con i loro occhi a vedere realmente anche i più fragili.
Comunque posso dire con tanta felicità di aver avuto un bel raccolto, maestre e bambini tutti insieme per l'autismo, per le differenze, un'emozione indescrivibile per una mamma come me.
#rickymylove #istitutocavacurtainblu »
Emanuela