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Viaggio nelle città lombarde: Lecco

Un breve excursus nelle città capoluogo della nostra terra lombarda. Oltre ad un accenno storico, elencherò alcuni dei monumenti più importanti concludendo con alcune ricette tipiche del luogo. Seguendo l'ordine alfabetico, la quarta città che incontriamo è quella di Lecco.

Lecco

Le origini di Lecco pare non siano ancora del tutto state chiarite, così come la sua etimologia. Sappiamo che Lecco ha seguito le sorti delle due regioni, quella brinatea, ossia della Brianza, e quella lariana, legate all'epoca degli Orobi. Questi, detti anche Orumobii o Orumbovii, erano una popolazione che abitava le valli bergamasche, lecchesi e comasche in epoca preistorica. Scavi archeologici hanno portato alla scoperta di un villaggio della Cultura di Golasecca, prima Età del Ferro.

Con la formazione dei Comuni, nel Medio Evo, Lecco assunse, grazie alla sua posizione geografica che le permetteva di controllare il passo dello Spluga, importanza strategica, tanto che vi sorse un castello, di cui purtroppo non rimane traccia, salvo due torri, una presso il Municipio, usata come carcere, e l'altra accanto alla chiesa maggiore, divenuta un campanile. Anche Lecco subì le lotte tra Guelfi e Ghibellini, i primi detti guelfi Benaglio e i secondi detti ghibellini Longhi. Il primo si identifica in Filippo Benaglio, condottiero al servizio dei Della Torre signori di Milano, il secondo alla nobile famiglia feudataria De Longis-Longhi.

Dal 1428 al 1452 Lecco fu sotto la reggenza della Repubblica di Venezia, sempre però in armi, in quanto i Visconti e gli Sforza godevano ancora di una forte presenza. Molti furono i capitani di ventura, quali il Carmagnola, il Colleoni, Facino Cane e altri, che si trovarono a combattere nelle terre del lecchese. Gian Giacomo Medici, soprannominato il Medeghino, nel 1512 riuscì a titolarsi conte di Lecco, coniando delle monete che riportavano questo titolo.

Altra sottomissione fu quella degli Spagnoli, e che a causa loro soffrirono un disastroso saccheggio da parte dei Lanzichenecchi diretti alla conquista di Mantova e che portarono la disgrazia della peste. Nel 1799 riecco un'altra guerra tra Francesi e Austriaci che si scontrarono sul ponte Azzone Visconti – Ponte Vecchio, simbolo della città di Lecco, e costruito tra il 1336 e il 1338 sul fiume Adda. Nel 1848 i lecchesi furono i primi, all'annuncio dell'insurrezione dei milanesi, dopo aver fatto prigioniero il presidio austriaco di Lecco, ad accorrere in aiuto dei Monzesi e dei milanesi, entrando dal dazio di Porta Comasina. Anche il lecchese non fu risparmiato dalle due guerre mondiali, ed è doveroso ricordare che il Comune di Lecco fu decorato di Medaglia d'argento al valor militare, per la partecipazione alla lotta di Liberazione.

Lecco, I SUOI MONUMENTI

Ecco ora alcuni monumenti da visitare:

  • Basilica di San Nicolò, patrono della città e sita in prossimità del lungolago. In stile neoclassico, con un notevole campanile. All'interno pregevoli affreschi di scuola giottesca. Interessante anche l'organo a canne a trasmissione integralmente meccanica.
  • Santuario Nostra Signora della Vittoria a Lecco. L'edificio è in stile romanico e diverse sono le belle cappelle laterali.
  • Osservatorio Alpinistico Lecchese, si trova nel centro storico di Lecco in piazza XX settembre. Al suo interno è raccontata la storia dell'alpinismo dalle sue origine ai giorni nostri. Si trova nel Palazzo delle Paure.
  • Teatro della Società, detto anche il piccolo teatro alla Scala; inaugurato nell'ottobre del 1844, e voluto da un ristretto numero di famiglie lecchesi.
  • L'Isola Viscontea, un gioiello di Lecco e che si trova subito dopo il ponte Azzone Visconti, la cui origine risalirebbe al XV secolo.
  • Monumento a Alessandro Manzoni, inaugurato l'11 ottobre del 1891. Tutti ricordiamo il capolavoro de " I Promessi Sposi". Da visitare anche la Villa Manzoni.
  • Lungolago di Lecco. Impossibile passeggiata da non fare per godersi il paesaggio e le sue belle vedute.

Lecco, CUCINA TIPICA

Dopo aver visitato le bellezze di Lecco e fatto la passeggiata sul lungolago ecco alcune indicazioni culinarie da gustare.

  • Minestrone Brianzolo. Un piatto piuttosto ricco e gustoso.
  • Filetto di Laverello al vino bianco.
  • I Missoltini. Specialità culinaria che consiste in pesci del lago essiccati.
  • Polenta uncia. Piatto tipico di varie aree del Nord Italia, tra cui la nostra terra lombarda.
  • Il Cappone, tipica specialità lecchese, ripieni di prugne, castagne e uvetta.
  • Formaggi come il Taleggio e il Quartirolo.
  • Il Masigott. Dolce povero, compatto e di antica origine, che si era soliti preparare per festeggiare l'epoca del raccolto.

  

Ecco, anche questo breve excursus ci ha permesso di conoscere, pur molto sommariamente, questa bella cittadina lombarda. Ti è piaciuta la nostra proposta per una gita fuoriporta da Milano? Se decidi di andare a visitarla, tagga@milanofreenelle tue Stories o nei tuoi post su Instagram.

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