Il Tempio Voltiano a Como
Sulle rive del lago di Como si trova il Tempio Voltiano, un’incantevole struttura in stile neoclassico, dove sono conservati busti, bassorilievi e cimeli di Alessandro Volta.
Il Tempio venne edificato nel 1927 in occasione delle celebrazioni del centenario della morte di Alessandro Volta, grazie all’’imprenditore cotoniero Francesco Somaini che fece dono alla città di questa struttura neoclassica, con l’intento di celebrare il grande scienziato, oltre a valorizzarne gli studi.
Disegnato da Federico Frigerio, l’edificio ha una pianta basata su un tempio neoclassico quadrilatero, con un ampio pronao corinzio con le statue della Fede e della Scienza di Carlo e Luigi Rigola e all'interno una vasta sala circolare sormontata da un’alta cupola.
La visita al Tempio Voltiano parte alla sinistra dell'entrata, dove in ordine cronologico si possono vedere le testimonianze e i reperti originali del più grande scienziato del Lario, che ebbe una vita divisa tra gli impegni di scienziato, uomo politico e professore, oltre a vari cimeli dipinti e pubblicazioni, il tutto disposti su due piani.
Alessandro Volta nacque a Como il 17 febbraio 1745 e dopo la morte del padre nel 1752 visse con la madre e le sorelle presso lo zio canonico don Alessandro.
Il giovane Alessandro fu indirizzato agli studi umanistici nella scuola dei gesuiti, ma nel 1761, per evitare che intraprendesse una carriera ecclesiastica, il vecchio zio ne impose il trasferimento presso il seminario di Santa Caterina di Como.
A diciotto anni Volta aveva una fitta corrispondenza epistolare con Padre Beccaria, con Nollet, con Franklin in America, con Priestley, e altri celebri fisici del tempo e la sua prima opera significativa dal punto di vista scientifico fu data alle stampe nel 1769.
Nell'ottobre 1774 fu nominato Reggente delle scuole di Como e un anno dopo ottenne la cattedra di fisica sperimentale nel Reale Ginnasio di Como.
Volta nel 1777 intraprese un lungo viaggio che lo portò a incontrare i Bernoulli, una famosa famiglia di fisici di Basilea, De Sausser a Ginevra e Voltaire a Fernet.
Nel 1778 Volta fu chiamato ad assumere la cattedra di fisica sperimentale all'università di Pavia e nel luglio 1784 venne ricevuto a Vienna dall'imperatore Giuseppe II.
Dopo aver sposato Teresa Peregrini nel 1794, di ritorno dall'Austria nel 1799 lo scienziato mise a punto la Pila, che fu presentata a Como nel 1800.
Nel 1804 fu nominato Magistrato delle acque del dipartimento del Lario, e un anno dopo entrò nel Consiglio elettorale dei dotti.
A Volta nel 1805 venne riconosciuta la Legion d'Honneur e il titolo di Cavaliere dell'Ordine reale della corona di Ferro, nel maggio 1806, oltre a un numero eccezionale di riconoscimenti accademici dal mondo scientifico del tempo.
Tra il 1806-07 Volta divenne anche Delegato dell'Ufficio della libertà di stampa.
Nel 1814, la morte del figlio Flaminio precedette di poco il definitivo abbandono degli impegni d’insegnante di Volta all'università di Pavia, nel 1820 lo scienziato tornò a vivere a Como nella villa di Campora, dove il 5 marzo 1827 mori a ottantadue anni.
Orari
Da martedì a domenica: 10.00-18.00
Chiuso tutti i lunedì e 1 gennaio, Pasqua, 1 novembre, 25 e 26 dicembre.
Aperture straordinarie: Lunedì dell'Angelo, 24 e 31 dicembre