Bunker antiaerei a Milano
A Milano, come in quasi tutte le grandi città europee furono costruiti rifugi antiaerei sia negli scantinati di diversi palazzi che in luoghi pubblici.
Erano segnalati esternamente con un pittogramma raffigurante una freccia con l'acronimo di uscita di sicurezza U.S. Uno dei ricoveri antiaerei rimasto ancora integro nella sua struttura originaria è quello della Stazione Centrale, costruito in mattoni e cemento armato, dove due lunghe gallerie parallele con volta a botte, garantivano il rifugio in caso di allarme aereo.
Il ricovero antiaereo di Via Adriano è ben visibile ancora oggi, era invece costituito da torri in cemento armato di un'altezza pari a 30 metri.
In Piazza Grandi a Milano, a pochi passi da Corso XXII marzo sorge una collinetta sopra la quale è stata posizionata la fontana monumentale dedicata allo scultore Giuseppe Grandi, esponente della scapigliatura lombarda, che fu scolpita dal milanese Werther Sever e dal novarese Emil Noël Winderling.
L'opera fu inaugurata il 30 novembre 1936 ed è costituita da una statua in bronzo di un uomo gigante dall'aspetto primitivo che cerca ispirazione dalla natura rappresentata da una cascata d'acqua scrosciante.
Fin qui tutto normale, ma ciò che pochi sanno è ciò che sorge sotto il monumento, cioè una struttura in cemento armato nascosta nel sottosuolo che serviva come ricovero antiaereo per la protezione della popolazione contro i bombardamenti.
Costruito fra il 1935 ed il 1936, era riservato alle persone la cui casa fosse stata sprovvista di altrettanto idoneo riparo o a chi fosse stato sorpreso da un allarme aereo lontano dalla propria abitazione. La capienza massima dell'ambiente, suddiviso in 23 vani comunicanti e dotato di quattro accessi indipendenti, è di 400 persone che si sarebbero accomodate sulle panche di legno al suo interno. Il bunker purtroppo è attualmente impossibile da visitare anche perché al momento non c'è l'impianto elettrico e la ventilazione è carente.
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