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Donatella Versace: Dalla cocaina alla chirurgia estetica

versace

Donatella Versace, regina indiscussa della moda italiana, in una lunga intervista al sito di moda Ssence, si mette a nudo, senza reticenze, rivelando gli aspetti più intimi della sua vita privata, le sue fragilità e parla apertamente dei suoi problemi con la droga. raccontando i retroscena di uno dei periodi più bui della sua vita.

Un viso duro, deturpato dalla chirurgia estetica e dal trucco pesante ed appariscente: è questa la maschera che Donatella Versace ha deciso di vestire per coprire le sue fragilità.

Durante l'intervista al sito inglese ha dichiarato:

1616361 «I rari momenti in cui rimanevo sola con la mia dipendenza, mi rendevo conto di essere molto, molto malata. Alcune sere non mi controllavo più e mi umiliavo davanti ai miei figli. L'odio che provavo verso me stessa aumentava di giorno in giorno».

Sono parole dure che la stilista ha usato parlando di sé e spiegando che tutto è iniziato dopo la morte violenta del fratello Gianni, avvenuta il 15 luglio 1997, quando lei è subentrata diventando il nuovo volto della maison. Una responsabilità che è arrivata assieme all'immenso dolore per la perdita e che in principio l’ha schiacciata.Per 18 anni ne è rimasta schiava. «Ero il nuovo volto di Versace», spiega, «Chi avrebbe voluto indossare gli abiti ideati da una designer debole, instabile, che perde la testa a causa della droga e si autocommisera? Nessuno! Così ho creato una donna distante, aggressiva, spaventosa!».

Donatella, inoltre, ammette di aver ricorso alla chirurgia estetica per costruire una maschera basata essenzialmente sul trucco pesante ed appariscente, contornato da capelli biondissimi, e chirurgia plastica . «Avevo l'impressione che tutto il mondo mi guardasse con i coltelli negli occhi, ho creato una maschera per proteggermi, non volevo che nessuno capisse le mie emozioni».

Durante la lunga intervista, la designer italiana ha raccontato anche di un incubo ricorrente che l'assillava soprattutto nei primi periodi dopo la morte del fratello: «Nel sogno compare sempre Gianni che mi grida 'Donatella, che cosa sono questi vestiti orribili? Dovrebbero essere firmati Versace? Come hai potuto dimenticare tutto ciò che ti ho insegnato?'. Poi prende gli abiti e li butta via. Grazie a Dio ormai faccio raramente quest'incubo».

E poi è subentrata la droga, per farsi forza, per resistere e non cedere.

Questa debolezza è stata la causa scatenante che l’ha fatta cadere nella dipendenza dalla cocaina, dalla quale l'unico che è riuscita a salvarla è stato proprio l’amico Elton John.

È stato lui, un giorno, a farle trovare un volo privato, diretto verso un centro di disintossicazione in Arizona.

La regina della moda italiana è rimasta lì per 5 settimane seguendo un lungo percorso di riabilitazione: "La dipendenza ha lo stesso effetto su tutti. Peggio delle crisi di astinenza è lo choc che si vive quando si torna nella realtà. La droga mi ha impedito di vedere quante cose brutte ci fossero attorno al business della moda".

Fortunatamente dalla cocaina oggi non ne è più schiava.

Di  Alberto Guardabasso

Foto: VERSACE

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