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I buoni acquisto per i dipendenti: come funzionano?

  • Redazione MilanoFree.it

I buoni acquisto per dipendenti sono una delle più apprezzate misure di welfare aziendale. Da un punto di vista tecnico sono voucher spesa, cartacei o digitali, con un valore economico predeterminato che un’azienda può decidere di elargire ai propri dipendenti e ai propri collaboratori.

Il dipendente che riceve uno o più buoni acquisto dalla sua azienda, ottiene un concreto sostegno al proprio potere d’acquisto, dato che può scegliere come e dove utilizzarli, dai negozi fisici a numerosi shop online. Dal momento che si tratta di uno strumento particolarmente diffuso, cerchiamo di conoscere più da vicino i buoni acquisto e come funzionano.25496 buoni acquisto per i dipendenti

Buoni acquisto: un’interessante misura di welfare aziendale

Come tutte le misure di welfare aziendale, anche i buoni acquisto si caratterizzano per la presenza di benefici sia per le aziende che li erogano sia per i dipendenti che li ricevono.

Dal punto di vista aziendale, questi rappresentano una misura che aumenta la soddisfazione del dipendente, con conseguente miglioramento del clima aziendale generale. Molti datori li introducono nei programmi di welfare in quanto li ritengono un’interessante misura per la fidelizzazione dei lavoratori.

Dal punto di vista del dipendente, il buono acquisto è un incentivo economico di grande interesse perché consente un risparmio concreto sui propri acquisti.

Molto spesso le aziende li distribuiscono durante specifici periodi dell’anno, in particolare nel periodo pasquale e in quello natalizio, ma possono rappresentare un premio di produzione in caso di raggiungimento di determinati obiettivi.

Quali acquisti possono essere effettuati?

L’importo dei buoni spesa ai dipendenti (o buoni acquisto) è flessibile, consentendo alle aziende di trovare il regalo aziendale che meglio si adatta alle proprie esigenze.

La flessibilità è un grande vantaggio anche per i lavoratori, che possono scegliere tra tante categorie merceologiche, dagli alimentari all’abbigliamento, dall’elettronica allo sport e molto altro ancora. I Buoni acquisto Pluxee, per esempio, possono essere utilizzati con la massima libertà per la spesa, il carburante o lo shopping. La rete di partner dei Buoni Acquisto Pluxee comprende infatti oltre 22.000 negozi fisici ed e-commerce, adattandosi a modalità di consumo sempre più digitali.

Buoni acquisto: la disciplina fiscale

I buoni acquisto sono una forma di fringe benefit. La Legge 213 del 30 dicembre 2023 (Legge di Bilancio 2024) ha innalzato la soglia di esenzione per quanto concerne questo particolare tipo di benefit aziendale; tale soglia, per l’anno 2024, è di 2.000 euro per chi ha figli a carico e di 1.000 euro per chi non ha figli a carico.

Per il datore di lavoro, la spesa sostenuta per l’acquisto dei buoni spesa aziendali per dipendenti è riconosciuta come costo e in quanto tale è interamente deducibile dal reddito d’impresa entro le soglie specificate.

Buoni acquisto cartacei e digitali

Questi buoni acquisto aziendali possono essere distinti in due categorie: cartacei e digitali.

Quelli cartacei sono quelli più tradizionali e il dipendente li riceve o per posta ordinaria oppure attraverso una consegna effettuata direttamente dall’ufficio personale.

Diverso è il caso del formato digitale, che l’azienda invia di norma tramite e-mail. Questo può essere stampato su carta o, più comodamente, utilizzato direttamente dallo smartphone.

Quale che sia il formato, il funzionamento non cambia: quando si effettua un acquisto presso una struttura fisica convenzionata, si presenta il tagliando alla cassa. Se l’acquisto viene effettuato online, in un e-commerce, basta convertire il buono e inserire il codice al momento del pagamento.

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