Milano, una palestra a cielo aperto per il parkour
Avete mai sognato di correre sopra i tetti delle case, saltare da un edificio all'altro, cadere e non farvi neanche un graffio alla Spiderman? Se la risposta è sì ma pensate che questo sia solo un sogno allora vi sbagliate.
Il motivo? Correre sui tetti, saltare di palazzo in palazzo e fare una capriola a rotta di collo senza fratturarsi neanche un mignolo è possibile: si chiama parkour ed è l'ultima moda in fatto di sport urbani. Anche a Milano.
Che cos'è il parkour
Il parkour è una disciplina sportiva metropolitana, nata in Francia con il nome di parkour, percorso, tra gli anni Ottanta e Novanta. L'idea è quella di seguire un “percorso” all'interno degli scenari urbani e di affrontarlo eseguendo azioni e movimenti spontanei per superare gli ostacoli, il tutto di corsa e in velocità.
Si tratta quindi di uno sport a metà tra il running, il free-style e le acrobazie circensi più spericolate che, prendete nota, deve essere praticato in maniera responsabile e soprattutto da chi ha alle spalle allenamenti mirati. Quindi se già vi brillano gli occhi all'idea di saltare da un lato all'altro della città in puro stile Tarzan, state fermi: il parkour è una disciplina nata nei contesti urbani sì, praticabile da tutti sì ma che in quanto disciplina sportiva richiede allenamento e sacrificio. Prima di saltare, c'è un bel parkour da fare insomma!
Dove fare parkour a Milano?
A Milano i posti in cui praticare parkour sono davvero tanti, dai giardini pubblici in cui trovare muretti e piccoli ostacoli a spazi più ampi come quelli del quartiere Bicocca ,ad esempio. L'Ideale però è incominciare nelle palestre sempre più attrezzate per offrire a tutte le fasce d'età strutture adeguate per esercitarsi e corsi di formazione mirati. Il CUS, ad esempio, offre corsi di parkour per gli studenti universitari a prezzi molto convenienti.
In città però un nome spicca sopra gli altri: sono i Milan Monkeys, un gruppo ormai abbastanza ampio di amanti del parkour. Il loro simbolo è una scimmietta dagli occhi rossi, un po' inquietante... Mai incontrati? I Milan Monkeys sono la comunità più grande di "tracciatori", ovvero coloro che praticano questa disciplina. Tra di loro, a sorpresa, ci sono anche molti bambini!
Eh sì perché quando si è bambini tutte le inibizioni sono ridotte e questo sport riesce meglio. Saltare nel vuoto o dover superare un muretto alto anche 1 solo metro, infatti, significa superare un ostacolo materiale ma soprattutto un ostacolo mentale: la paura di cadere, la paura di farsi male, l'insicurezza sono tutti limiti che i bambini non hanno perché non ancora culturalmente influenzati ed inibiti. Il lavoro più difficile quindi è quello sull'adulto che solitamente presenta maggiori difficoltà nel riappropriarsi del proprio corpo e della propria libertà.
Praticare parkour infatti non significa solo saltare, come una scimmia appunto, o avere prontezza di riflessi per evitare di sbattere la faccia sul cemento, ma significa riconquistare il controllo sul proprio corpo, sui propri istinti attraverso un allenamento costante. Il parkour insomma è uno sport completo che porta benefici al corpo, alla mente e che simbolicamente consente di riappropriarsi della propria città e degli spazi urbani in un modo più animalesco e naturale, abbattendo le barriere architettoniche e acquistando maggiore consapevolezza di sé.
Affascinante? Sicuramente, ma ci teniamo a ricordatevi tre regole fondamentali: sicurezza, allenamento e intelligenza, perché il parkour è uno sport, non un gioco spericolato e deve sempre essere praticato in maniera responsabile e sicura.
Federica D'Amico