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Carlo Carrà a Palazzo Reale

carlo carrà milano 1Dal 4 ottobre sino al 3 febbraio 2019 Palazzo Reale, nel centro di Milano, ospiterà una grande mostra su Carlo Carrà (1881 – 1966), uno dei maestri del Novecento dell’arte italiana e della pittura moderna europea, con uno stile rimasto inossidabile nel corso di tutta la sua produzione artistica.

Questa mostra sarà la più ampia e importante rassegna su Carrà, curata da Maria Cristina Bandera, esperta di Carrà e direttrice scientifica della Fondazione Roberto Longhi di Firenze, con la collaborazione di Luca Carrà, nipote del maestro, fotografo e responsabile dell’archivio di Carlo Carrà.

Uno degli scopi della mostra sarà quello di raccontare il lungo percorso artistico del maestro attraverso le sue opere più significative, dalle iniziali prove divisioniste, ai grandi capolavori che ne fecero uno dei maggiori esponenti del futurismo e della metafisica, ai dipinti ascrivibili del gruppo dei Valori Plastici fino ai paesaggi e nature morte che videro il suo ritorno al realismo dagli anni venti, con una scelta tematica che però non lo vide dimenticare le grandi composizioni, come nel caso degli affreschi per il Palazzo di Giustizia di Milano, che saranno documentati in mostra dai grandi cartoni preparatori.

La mostra vedrà esposta ben 130 opere prestate da alcune delle più grandi collezioni del mondo come lo State Pushkin Museum of Fine Arts di Mosca, l’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, la Kunsthaus di Zurigo, la Yale University Art Gallery, la National Gallery di Praga, del Museum of Fine Arts di Budapest e dai Musei Vaticani, oltre che da prestiti di numerosi musei italiani, come la Pinacoteca di Brera, il MART di Rovereto, il Museo del 900 di Milano, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, e molte collezioni private, per narrare le molte affinità intellettuali e i rapporti d’elezione che legarono Carlo Carrà ai suoi collezionisti e amici del tempo.

Carrà fu un artista irrequieto, giovanissimo viaggiò a Parigi e poi a Londra, dove conobbe personaggi come Apollinaire e Picasso, oltre ad essere capace di aperture culturali, che lo spinsero a lavorare come critico sulle riviste più importanti del tempo, tra cui La Voce, Lacerba e soprattutto L’Ambrosiano.

Ma la mostra non racconterà solo la produzione artistica di Carrà, ma anche gran parte della sua lunga e avventurosa vita, con documenti, fotografie, lettere e numerosi filmati che testimoniano il pensiero di Carrà, che lui stesso raccontò in La mia vita, l’autobiografia che scrisse nel 1942.

Tutti i visitatori alla mostra potranno usare un’audioguida, che li accompagnerà nelle varie sezioni con un racconto chiaro e coinvolgente all’arte di Carrà, nelle sette sezioni, Tra Divisionismo e Futurismo, Primitivismo, Metafisica, Ritorno alla natura, Centralità della figura, Gli ultimi anni e Ritratti, per approfondire una vita completamente dedicata alla pittura.

Un prestigioso volume a cura di Marsilio Editori sarà il catalogo della mostra che, promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre, sarà parte del palinsesto Novecento Italiano, ideato dall’Assessorato alla Cultura per il 2018.

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