Skip to main content

Maikol Arcarisi: La musica passione e stile di vita

maikol carrisi

La passione per la musica e per il canto ha trasformato Maikol Arcarisi in uno degli artisti più originali del panorama italiano, con numerose apparizioni anche sulle reti nazionali. La musica, per lui, è un sentimento profondo che gli permette di creare album originali, ricchi di emozioni e significati profondi.

Maikol non è solo un cantante; è un artista che, con il suo stile unico, cerca di stupire chi lo ascolta, trasmettendo emozioni pure e significative attraverso la sua musica originale. Nato nel 1985, ha iniziato la sua carriera a diciannove anni e ha debuttato con il suo primo album inedito, "Illusione d'Amore", nel 2014.

Le sue numerose esperienze includono una particolarmente significativa in Rai nel 2011, dove ha partecipato al noto game show "Un Minuto per Vincere" su Rai Uno, condotto da Max Giusti. Questa esperienza gli ha offerto maggiore visibilità sui social media e nelle pagine musicali, permettendogli di aprire concerti per grandi nomi del panorama italiano come Enrico Ruggeri e Andrea Pucci.

Come nasce la tua passione per la musica e soprattutto per il canto?
Ho iniziato quando avevo circa 7/8 anni perché consideravo un bambino molto timido, perché non riuscivo a tirar fuori le mie emozioni.
Così decisi di scrivere piccole poesie che ancora oggi custodisco gelosamente .
In quel momento scrivere significava mettere in evidenza le mie sensazioni, come comunicare con più tranquillità, per poi iniziare a canticchiare, soprattutto nella mente.
Ricordi che facevo fatica anche a parlare con una ragazza, ero troppo timido.
Così decisi di iniziare a provare una specie tecnica, simile ad un esercizio per parlare, cantando dietro la radio e le musicassette le canzoni romantiche del momento.
Passavo ore chiuso in camera a cantare, immaginando il pubblico che era in quel lì a supportarmi.
All'età di 17 anni i miei genitori mi portarono in una serata karaoke , dove salendo sul palco capii quanto la musica fosse così importante per la mia vita, tanto da iniziare a studiare un po’ di tecnica vocale e poi proseguire la mia gavetta.

Secondo il tuo parere si nasce o ci si diventa artisti?
Credo tutti e due!
Si può nasce artisti, quando la strada è più diretta e veloce verso il “successo”; quando invece hai una base grezza e ci lavori per diventare artista hai bisogno di più tempo.
In questo caso la strada quasi sempre è ripida e piena di impedimenti e sono proprio quest’ultimi che decidono il tuo sogno e il tuo futuro.

Cosa significa per te la musica?
La musica è tutto.
Definisco la musica come la vita perché mi fa sentire bene con me stesso, un tipo di cura per l’anima, capace di accompagnarti in ogni momento bello o brutto della vita, in cui si riesce a dare e ricevere emozioni.

Qual è stata la tua esperienza più bella?
Sicuramente il mio primo concerto, organizzato da me stesso , per l’uscita del mio primo album, nella mia città d’origine Palermo.
Qui c'è stato un sold out pazzesco. Tantissime emozioni che mi porto nel cuore ancora oggi.

Nella vita non si smette mai di sognare. Hai ancora qualche sogno nel cassetto?
Assolutamente si!
Ne ho tanti: il primo è riuscire a poter avere almeno un’occasione per partecipare ad un programma musicale nazionale: un modo per potermi mettere in gioco e dire “io ci sono” con la mia musica.
Vorrei partecipare a Sanremo, con l’augurio che la gente possa ascoltare le mie canzoni condividendo le mie stesse emozioni.
Sarebbe bello anche duettare un brano scritto da me con il mio artista italiano preferito.
Infine mi piacerebbe poter fare un tour nei teatri o piazze dove portare la mia musica.

Pin It