I Giganti, dal beat al progressive nella Milano degli anni Sessanta
I Giganti, una band beat tutta italiana
Uno dei gruppi più singolari degli anni in cui il beat, dall’Inghilterra, arrivò anche nella penisola italiana…
I Giganti, che in passato erano noti anche come gli Amici e The Ghenga’s Friends, furono un grande gruppo musicale italiano dell’universo beat degli anni Sessanta.
La prima fase della carriera del gruppo
Composto dai fratelli Sergio e Mino Di Martino (chitarra, basso e voce), Enrico Maria Papes (cantante e batterista) e Checco Marsella (voce e tastiere), il gruppo iniziò a esibirsi nel 1959 al locale Santa Tecla di Milano per accompagnare Ghigo Agosti, uno dei primi rocker italiani, in sostituzione della precedente formazione degli Arrabbiati, che era guidata da un giovane Giorgio Gaber.
Nel 1965 il gruppo decise di dedicarsi a una carriera in proprio e debuttò con il nome I Giganti con il brano Morirai senza di lei.
Il successo e la notorietà arrivarono l’anno seguente, quando il gruppo partecipò al programma televisivo Un disco per l’estate, dove si classificò terzo con il brano Tema, racconto a quattro voci su come si può amare, che fu primo in classifica per sette settimane. Un altro grande successo di quell’anno fu anche Una ragazza in due.
Un anno dopo, i Giganti arrivarono al terzo posto al Festival di Sanremo con la canzone Proposta, in coppia con il trio inglese The Bachelors, e presero parte al Cantagiro con Io e il presidente, brano censurato dalla Rai a causa del testo, ritenuto irrispettoso verso il Presidente della Repubblica.
Con alti e bassi, il gruppo continuò la sua carriera musicale fino al 1968, anno in cui i membri decisero di sciogliere il complesso per dedicarsi alle carriere da solisti, non prima di aver preso parte al Festival di Sanremo, dove cantarono in coppia con Massimo Ranieri il brano Da bambino, classificandosi al settimo posto.
La riunione e Terra in bocca
Nel 1970 i Giganti si riunirono e in estate presentarono al Cantagiro il brano Voglio essere una scimmia, scritto da Vince Tempera, e un anno dopo tornarono per la terza volta a Sanremo col brano Il viso di lei, in coppia con Fabio Trioli, senza raggiungere la finale.
Di lì a poco, il gruppo pubblicò il disco Terra in bocca, un concept album in stile progressive rock inglese su un ragazzo siciliano il quale, non volendo piegarsi alla mafia che impone alla popolazione di pagare per utilizzare l'acqua, riesce a trovare un pozzo e decide di renderlo disponibile a tutti gratuitamente.
Per tale motivo, il ragazzo sarà ucciso in un agguato e successivamente verrà vendicato dal padre.
L’anno seguente, i Giganti parteciparono a Un disco per l’estate con Sono nel sogno verde di un vegetale, che non ebbe molto successo, e così il gruppo si sciolse per la seconda volta.
Dei componenti, l’unico che rimase attivo come artista fu Mino Di Martino, che collaborò con il cantautore Franco Battiato.
Gli ultimi anni
Nel 1976 Marsella e Papes ricostituirono il gruppo, con William Fumanelli e Kambiz Kaboli, ma dopo due anni di attività dal vivo anche questa formazione si separò.
Il gruppo si riformò ancora nel 1992 con Papes e Sergio Di Martino, mentre l’anno successivo i quattro componenti originali si ritrovarono per un concerto al Teatro Lirico di Milano.
Papes e Marsella ricostituirono il gruppo nel 1998 senza Sergio Di Martino, morto il 28 febbraio 1996, e senza suo fratello Mino, che non se la sentì di collaborare. Al loro posto arrivarono Kambiz Kaboli al basso e Giò De Luigi al chorus vocale.
Nel 2009 Terra in bocca fu ristampato con una bonus track, e nel 2011 l’album vinse il Premio Paolo Borsellino. In quell’occasione, Mino, Checco ed Enrico lo eseguirono dal vivo in versione acustica.