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#milanoacasatua: storie, aneddoti e visite virtuali

La ‘Milano sotterranea’, il Cenacolo Vinciano, i grattacieli di CityLife. Sono solo alcuni dei tour che l’agenzia di turismo culturale Neiade proponeva prima che arrivasse il Coronavirus a bloccare tutto e tutti.

Da settimane ormai attività di gruppo e visite guidate sono vietate, ma questo non ha diminuito la voglia di imparare e scoprire cose nuove e di conoscere ogni angolo di Milano.

Ecco dunque l'idea di creare #milanoacasatua, una nuova rubrica che entrerà direttamente in casa vostra con piccoli aneddoti e storie... perché a Milano la curiosità e la cultura non si possono fermare’ si legge sul sito di Neiade. Sito sul quale, dunque, giorno dopo giorno, vengono proposte gratuitamente, previo registrazione, storie e curiosità sul capoluogo meneghino.

Aneddoti

Ad inaugurare #milanoacasatua c’è l'aneddoto del ‘Il diavolo di Porta Romana’. Anno 1630, a Milano dilaga la peste mentre il misterioso marchese Acerbi continua ad organizzare feste e balli nel suo palazzo di Porta Romana al civico n. 3 e, inspiegabilmente, nessuno dei suoi ospiti si ammala. Da qui, la leggenda che il palazzo di Porta Romana 3 fosse la dimora del diavolo in persona, diceria che si è consolidata anche per la presenza di un volto dalle fattezze demoniache posto sopra il portone principale. Un altro aneddoto riguarda le ‘Madonnine di Milano’, perché quella che svetta sulla guglia del Duomo non è la sola presente in città…

Curiosità

gatto in lamiera al civico 43 di corso monforteE poi ci sono le curiosità, quelle che bisogna sapere dove trovare… Ad esempio, al civico 43 di corso Monforte un gatto in lamiera decora una finestra del seminterrato di una bella casa in stile Liberty, e se ne sta lì in disparte ad osservare i passanti. 

Non mancano i contributi video, come quello sul ‘Quadrilatero del Silenzio’, che propone un itinerario che si snoda lungo quattro vie nella zona di Porta Venezia per andare alla scoperta della massima espressione del liberty milanese. Qui, tra i meravigliosi palazzi c’è anche Casa Sola-Brusca, in via Serbelloni 10, conosciuta dai milanesi come Ca' dell'ureggia, ovvero ‘la casa con l'orecchio’, per via di una scultura in bronzo a forma di grande orecchio che un tempo funzionava come un citofono e metteva in contatto l'esterno del palazzo con la portineria. 

Con #Milanoacasatua si offrono dunque, a chi si registra sul sito di Neiade, curiosità e aneddoti su diversi luoghi di Milano: visite virtuali che si arricchiranno di settimana in settimana. Chissà se passata l'emergenza Coronavirus, verrà il desiderio di andare a vedere con i propri occhi?

Paola Fontana

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