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OFO VS MOBIKE: abbiamo testato le bici cinesi a Milano

mobike ofoUn'idea davvero semplice e geniale, le biciclette in giro per Milano sbloccabili ad un costo onesto tramite un app dal cellulare inquadrando il qrcode sulla bici.

In questi giorni alle biciclette rosse di MoBike, che conta già 35mila iscrizioni in 2 sole settimane, si affianca anche Ofo, altra azienda cinese che conquista Milano scendendo in campo con 4mila bici gialle nel giro delle prossime settimane.

ll bike sharing testato a Firenze grazie a Mobike invade e conquista Milano con le stesse modalità: nessuna rastrelliera, biciclette in alluminio dotate di cestino e sellino regolabile, equipaggiate di GPS e di un lucchetto intelligente che si sblocca con l'app.

Abbiamo testato entrambe le biciclette e la loro utilità e la modalità di utilizzo in free floating che ti permette di lasciarla quasi ovunque è senza alcun dubbio il loro asso nella manica: nessuna stazione fissa come le concorrenti meneghine di BikeMi, ma la possibilità di prendere la bicicletta più vicina per poi bloccarla al termine dell'utilizzo lasciandola tranquillamente sul marciapiede, ovviamente senza intralciare pedoni e auto.

OFO VS MoByke: 2 a zero

Dopo avere provate entrambe ecco la nostra opinione. Sono entrambe molto valide ma alla fine del test propendiamo per Ofo, soprattutto se si devono percorrere diversi chilometri.

L'azienda cinese delle bici gialle Ofo propone biciclette con le marce: possibilità di usare 3 rapporti differenti. Inoltre sono più alte delle concorrenti di MoBike, forse pensate su misura della popolazione cinese che è notoriamente meno alta. MoBike inoltre non ha marce e un diametro delle ruote inferiore.

Rispetto alle bici del Comune di Milano BikeMi, entrambi i concorrenti cinesi offrono soluzioni migliori soprattutto per non essere vincolati alla vecchia rastrelliera.

Un plauso al Comune per l'ampliamento del servizio di trasporto urbano che così potenzia lo strumento dello sharing in città, rispondendo ad una delle richieste che sempre più spesso arriva dai cittadini: una mobilità sostenibile, a buon mercato e smart.

ofo milanoMobike e Ofo: come funziona

Dopo aver scaricato l’applicazione gratuita e creato un account, è possibile vedere su una mappa la bici più vicina e prenotarla per 15 minuti. Quando si è giunti alla bici, con il pulsante “sblocca” sull'app si scansiona il QR code presente sulla bicicletta e "magicamente" il lucchetto si apre e si può iniziare l'utilizzo. Una volta giunti a destinazione è possibile lasciare la bici in qualsiasi parcheggio pubblico, chiudendo la leva sul lucchetto intelligente. Una volta bloccato, l'app provvede automaticamente a terminare il viaggio. Le premesse per il successo di entrambi gli operatori di bike sharing sembrano esserci tutte.

Le tariffe

Le tariffe di Mobike sono disponibili in modalità di abbonamento mensili, trimestrali, semestrali e annuali. Per il periodo di lancio sono previste tariffe promozionali: il costo di 30 minuti è di 30 centesimi ma i prezzi saliranno prossimamente a 50 centesimi mentre il deposito ora è di un euro. 

E' stato anche previsto un sistema premiante per cui gli utilizzatori attenti riceveranno sconti sulle tariffe, mentre quelli “meno disciplinati” verranno penalizzati fino ad arrivare alla cancellazione dell’abbonamento.  Al momento se confrontiamo il costo di Mobike con il servizio meneghino BikeMi scopriamo che Bikemi prevede un abbonamento annuale da 36 euro e 2 ore di utilizzo gratuito al giorno, mentre con Mobike si deve pedalare per 120 ore prima di spendere la stessa cifra. 

Dall’1 novembre entreranno in vigore le tariffe standard ofo:

  • 0,20 €/cent da 0 a 30 minuti
  • 0,30 €/cent per la seconda mezz’ora, cioè dal minuto 31 al minuto 60
  • 0,50 €/cent per i minuti successivi (ogni 30 minuti)

fino ad arrivare a una spesa massima di 5€ nel caso di noleggio per un'intera giornata.

ofo milano2Le piste ciclabili

Eccoci giunti al tasto dolente, se abbiamo avuto un parere molto positivo su entrambe le aziende concorrenti, sulle piste ciclabili il comune di Milano deve certamente fare di più per creare una rete di percorsi dove pedalare in sicurezza e luoghi per poterle parcheggiare senza intralciare gli altri utenti della strada.

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