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Il fascino delle biciclette vintage a Milano

bici 1Anche se ormai è autunno, a Milano si corre sempre, con biciclette da corsa, oppure di vecchio stampo, con i freni a bacchetta e telai pieghevoli come si usava una volta.

Si tratta di una svolta attestata anche dall’Istat, che nel suo ultimo bollettino ha confermato il sorpasso della bicicletta sull’auto, frutto anche delle campagne per una circolazione più ecologica, che ha dato vita al mito di una bici per tutti.
Come ad esempio il Veloleo, triciclo a pedalata assistita che permette di arrivare dal Naviglio fino a Robecco sul Naviglio, con le sue storiche ville, a Boffalora sopra Ticino, sentinella del fiume e a Cassinetta di Lugagnano, secondo polo della storia della villeggiatura locale

Negli ultimi anni si sono moltiplicati i negozi delle bici chic, che permettono di comprare a prezzi modici una bici per tutte le stagioni, da corsa oppure tradizionalmente vintage.
Come Orco Cieli, gestito da Giò Pozzi in Porta Nuova, che da sempre nel suo negozio lavora a biciclette sartoriali, modellate sulla base di nove misure antropometriche e costruite con l’acciaio, anziché con il carbonio e l’alluminio. 

A pochi passi dal suo negozio si trova la ciclofficina Stecca, che è gestita dall’associazione BC, dove non solo si lavora, ma si tengono corsi il lunedì per le donne interessate al mondo delle biciclette. 

Molto più di tendenza sono il Brompton Juction, con l’officina e un negozio che vende bici pieghevoli e il nuovissimo Bianchi Cafè, primo bike shop dello storico marchio italiano, con un bar e il negozio di riparazioni.bici 2

Un pezzo di storia rimane Rossignoli, gestito da Giovanna, che da tre generazioni è il punto di riferimento per la Milano delle bici da corsa, noto anche per la mostra Bici Ritrovate, che da sette anni è presente al Salone del Mobile di Milano con pezzi da collezione e oggetti di design a tema.

Chi ama fare la colazione presto può rivolgersi all’Upcycle Cafè, che rappresenta un incrocio tra un bistrot a tema e un negozio di biciclette, gestito da Francesca Baccani, traduttrice e cantante jazz, assieme al socio Roberto Peia, mentre le riparazioni a domicilio sono del belga Rudy Reyngout, che con la sua cargo bike gialla gestisce l’Officina Ciclante.

Tesori per gli amanti del vintage sono le Fonderie Milanesi, bistrot e negozio di bici nato in un’ex fabbrica, e la Sartoria Cieli di Simone Russo e Luca Lanzani, che hanno promosso bici vestite di cuoio laserato e Principe di Galles.

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