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Tabella dei giochi proibiti: carte e biliardo

In questa tabella dei giochi proibiti, datata 1952, sono riportati quei giochi che erano vietati all’interno di bar e luoghi pubblici. Ovviamente chi, ignorando il divieto, li permetteva, incorreva in sanzioni pecuniarie e, in caso di recidiva, in penalità maggiori. Ricordo che ancora oggi vi sono giochi che, come allora, sono considerati d’azzardo, quindi proibiti.

Riporto, per maggior conoscenza, alcuni dei giochi meno conosciuti.

tabella giochi proibiti1952

GIOCHI PROIBITI di carte

Gioco del Biribisso. È un gioco d’azzardo italiano piuttosto simile alla roulette e praticato sin dal XVII secolo anche in Francia. Anche il Veneziano Giacomo Casanova giocò, clandestinamente a Genova, a Biribissi. L’attrezzatura era simile a quello della Tombola, ma i risultati erano più simili al gioco della roulette. Oggi per questo gioco spesso vengono usate le carte del “mercante in fiera”.

Gioco del Lanzichenecco o Zecchinetta, gioco d’azzardo di carte molto popolare in Italia sin dal XVI secolo, introdotto proprio dai Lanzichenecchi, soldati mercenari di fanteria nelle Legioni tedesche. In origine si utilizzavano tre mazzi di carte francesi, nella versione odierna si gioca con un mazzo italiano di 40 carte. Esiste anche una variante per rendere il gioco più semplice e veloce.

Gioco del Trenta e Quaranta. Gioco di carte da casinò e classificato tra i giochi d’azzardo. Il gioco pare sia nato alla fine del XIV alla corte francese di Carlo VI. Si usano 6 mazzi  di 52 carte, quindi 312 carte, e possono partecipare un numero illimitato di giocatori. Si sceglie la puntata su due semplici combinazioni: rosso o nero oppure colore o inverso.

Gioco Il Faraone. Gioco di carte d’azzardo tra i più popolari nel 1700 in Italia ed in Europa. Ebbe enorme seguito ma causò anche la rovina di numerose famiglie, essendo un gioco assai rischioso. Nel gioco vi è un “banchiere” o “tagliatore” che lotta solo contro un numero indeterminato di giocatori. Si gioca con un mazzo italiano di 52 carte.  Il gioco poi si evolve nella Bassetta, che ancor oggi si gioca soprattutto in Emilia Romagna.

Gioco della Bazzica. Gioco di carte piuttosto ingegnoso, che accumuna Briscola, Marianna e Tresette. È il classico gioco a punti stabilito a priori dai giocatori e che presenta regole piuttosto complesse, per questo bisogna prestare molta attenzione. Il mazzo da usare è quello francese di 32 carte, anche se vi possono essere delle varianti.

Gioco il Baccarà o Baccarat. Questo gioco d’azzardo è molto giocato nei casinò, importato nel XV secolo da Macao e sviluppatesi soprattutto in terra di Francia. Si usano sei mazzi di carte francesi escludendo i jolly. Importante che il dorso delle carte siano tutti in monocolore.

Gioco della Bassétta. È un gioco d’azzardo di origine veneziana, piuttosto simile al gioco del Faraone. Il nome è dovuto al fatto che si distribuivano ai giocatori delle “carte basse”, ossia dall’1 al 5. Si gioca con due mazzi  da 52 carte.

Giochi proibiti per il Biliardo

Questi sono solo alcuni dei giochi di carte proibiti perché ritenuti d’azzardo. Esistono comunque anche giochi proibiti per il Biliardo, quali ad esempio:

Gioco Bismarck.

Gioco E pass de mamaloch.

Gioco Battifondo o banco.

Gioco Giardinetto.

Gioco alla Parigina.

Gioco del Tre.

Gioco Turco Inglese.

Gioco della Caratella.

Prima di terminare mi pare doveroso dare una definizione del termine gioco d’azzardo e quali sono le Leggi italiane in merito.

Per definizione, il gioco d’azzardo è un’attività illecita e quindi contraria hai dettami della Costituzione, in particolare con gli articoli 32 – 41 e 47.

È una tipologia di gioco nel quale il fine è il poter lucrare. Consiste nello scommettere beni, soprattutto denaro. In Italia il gioco d’azzardo è vietato nei locali pubblici e anche in luoghi privati secondo la “tabella dei giochi proibiti”. La possibilità di giocare d’azzardo è permessa solo in luoghi autorizzati, ad esempio nei casinò.

L’articolo 718 del Codice Penale Italiano punisce con l’arresto da tre mesi ad un anno e con un’ammenda non inferiore a 206 euro chiunque tenga un gioco d’azzardo. Anche chi è colto a partecipare è punito con l’arresto o, in alternativa, con una ammenda pari a 516 euro. Ogni esercente attività dovrebbe conoscere o, meglio ancora, esporre la tabella di detti giochi proibiti.

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