Santi Patroni di Aosta e dei capoluoghi del Piemonte
In un mio precedente articolo ho parlato dei Santi patroni delle città capoluogo della Lombardia. Ora, proseguendo nella scoperta delle tradizioni, volgiamo l’attenzione al patrono della suggestiva Valle d’Aosta e delle città capoluogo del Piemonte.
Aosta
San Grato d’Aosta era un presbitero scelto come patrono della città e della sua diocesi. Le reliquie di San Grato sono conservate nella Cattedrale di Aosta e, il 7 settembre, giorno della sua festa, vengono portate in processione per le vie del centro. È considerato un santo taumaturgo, protettore dei raccolti dalle tempeste e dalla grandine, e gli sono attribuite capacità di guarigione dalla lebbra. Nell’iconografia, è spesso raffigurato con insegne episcopali mentre regge il capo reciso di San Giovanni Battista, o nell’atto di far precipitare la grandine in un pozzo.
Alessandria
Il patrono di Alessandria è San Baudolino, mentre la Madonna della Salve, o "dello Spasimo", è patrona della Diocesi. San Baudolino visse sotto il regno longobardo di Liutprando ed era dotato del dono dei miracoli e della profezia. Nel 1786 fu proclamato patrono della città, e la sua festa si celebra il 10 novembre. Le sue reliquie si trovano nella cripta della nuova chiesa eretta in suo onore nel 1979.
Asti
San Secondo è il patrono della città di Asti. La sua festa, inizialmente celebrata il 30 marzo, fu spostata al primo martedì di maggio da Papa Pio VII per evitare la sovrapposizione con il periodo pasquale. San Secondo è raffigurato a cavallo con uno stendardo rosso crociato di bianco e abiti da soldato romano. Il suo corpo è conservato nella cripta dell’antica Collegiata di San Secondo, e durante la festa patronale si può assistere a fuochi d’artificio e alla Fiera Carolingia.
Biella
Santo Stefano martire è il patrono di Biella. Primo dei sette diaconi cristiani, fu martirizzato per lapidazione. La sua festa si celebra il 26 dicembre, collegata alla tradizione del ritrovamento delle sue reliquie a Gerusalemme, seguite da miracoli. È anche patrono di diaconi, scalpellini, muratori, tagliapietre e selciatori.
Cuneo
Il patrono di Cuneo è San Michele Arcangelo, mentre il protettore è il Beato Angelo Carletti, conosciuto anche come Angelo da Chivasso. La festa di San Michele, che guida alla vittoria contro Satana, ricorre il 29 settembre, mentre il Beato Angelo Carletti, francescano e umanista, è celebrato l’11 aprile. Beatificato nel 1753, il suo corpo incorrotto è visibile nel Santuario degli Angeli a Cuneo. Angelo Carletti è anche patrono di Chivasso, sua città natale.
Novara
San Gaudenzio, primo vescovo della città, è il patrono di Novara. Convertito da Eusebio, vescovo di Vercelli, è celebrato il 22 gennaio, data della traslazione del suo corpo nell’attuale Basilica di San Gaudenzio, celebre per l’imponente cupola progettata dall’Antonelli. Nel 2018, la Diocesi di Novara ha indetto un Anno Giubilare Gaudenziano in suo onore.
Torino
San Giovanni Battista è il patrono di Torino, noto a tutti i cristiani per il suo ruolo nella fede e la frase “Ecce Agnus Dei” (Ecco l’Agnello di Dio), riferita a Gesù. La sua festa si celebra il 24 giugno. La città è profondamente devota anche alla Madonna della Consolata, patrona della città, alla quale sono dedicati il Santuario della Consolata e l’Istituto Missioni Consolata, fondato nel 1901 dal Beato Allamano. Inoltre, le Suore di Maria Santissima Consolatrice, fondate a Torino nel 1892 dal Beato Arsenio da Trigolo, sono dedite alla Consolata.
Vercelli
Il patrono di Vercelli è Sant’Eusebio, primo vescovo della città e grande oppositore dell’arianesimo. È anche patrono dell’intero Piemonte. La sua memoria facoltativa è il 2 agosto, mentre la memoria liturgica è il 16 dicembre, data della sua consacrazione episcopale. A Vercelli è stato fondato l’ordine delle Figlie di Sant’Eusebio nel 1899 in suo onore. L’iconografia spesso lo rappresenta con pietre, simbolo della sua lapidazione.
Anche questo elenco è terminato. Nel prossimo articolo esplorerò i santi patroni di un’altra regione italiana.