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Beltrame, il contadino del Carnevale di Gaggiano

beltrame

La storia di Beltrame, una delle maschere meno note del Carnevale lombardo, è un omaggio al mondo contadino di un tempo. Per anni fu protagonista della scena, ma con il tempo venne eclissata dalla figura di Meneghino, che divenne il simbolo della borghesia milanese.


La personalità di Beltrame

Beltrame, o Baltramm in dialetto milanese, nasce come maschera della Commedia dell’Arte lombarda nel XVII secolo.

Nei testi dell’epoca è spesso indicato con nomi differenti:

📌 Beltrame di Milano
📌 Beltrame di Gaggiano, dal borgo oggi comune vicino a Milano
📌 Beltrame de la Gippa, in riferimento alla casacca lunga (gippa) che indossava

🎭 Chi era Beltrame?
Sul palcoscenico rappresentava il contadino stolto e fanfarone, un uomo che cercava in ogni modo di apparire più nobile di quanto fosse in realtà, spesso con risultati disastrosi. Nei canovacci dell’epoca, era il classico marito che finiva per essere raggirato o che si comportava da furbo con gli altri compari.

Le origini di Beltrame

La creazione del personaggio è spesso attribuita all’attore cinquecentesco Niccolò Barbieri, che fece parte della Compagnia degli Accesi al servizio del Duca di Mantova.

🔹 Barbieri contribuì alla popolarità di Beltrame con commedie come L’Inavvertito (1629), che ispirò il drammaturgo Molière nella creazione del personaggio di Mascarillo per la commedia Lo stordito ovvero I contrattempi (1655), rappresentata alla corte di Luigi XIV, il Re Sole.

🔹 Non solo autore e comico, Barbieri interpretò lui stesso il personaggio di Beltrame, vestendolo dei tratti di un paesano astuto e opportunista, che si atteggiava a nobile e cercava sempre di elevarsi socialmente.

🃏 Ruoli di Beltrame nella Commedia dell’Arte:
✔️ Mercante senza scrupoli
✔️ Padre di Colombina, che tenta di costringerla a un matrimonio di convenienza
✔️ Truffatore dotato di grande retorica e modi affettati, con cui riesce spesso a ingannare gli altri

👗 Il suo costume?
Era simile a quello di un servo del XVI secolo, con una grande tunica, una borsa e un pugnale.


La figura di Beltrame oggi

Fino all’inizio dell’Ottocento, Beltrame fu la maschera milanese per eccellenza, fino a quando venne sostituita da Meneghino, che incarnava lo spirito della borghesia della Restaurazione.

Oggi, il furbo contadino di Gaggiano viene spesso considerato una variazione del carattere di Brighella, la maschera bergamasca per eccellenza, tanto che in alcuni contesti viene addirittura indicato come suo fratello.

Una maschera dimenticata, ma che ancora oggi conserva il fascino di un tempo e racconta un pezzo di storia del teatro lombardo.

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