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Un'Ora di niente al Teatro Litta

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È con piacevole sorpresa che mi accingo a recensire Un'Ora di niente di e con Paolo Faraoni con assistente alla regia Alessia Stefanini e supervisione dei testi di Massimo Canepa andato in scena ieri e l'altro ieri presso il Teatro Litta.

Piacevole perché non capita di frequente la possibilità di assistere a una stand up comedy così divertente e di qualità, con un testo molto curato e assolutamente non banale come il lavoro realizzato da Paolo Faraoni. La comicità che lo caratterizza è infatti fresca e creativa, ricca di spunti e suggestioni con in più, l'abilità non scontata dell'attore di giocare costantemente col pubblico, creando quella tensione positiva tra scena e platea che segna una performance cabarettistica ben riuscita.

La scena, decisamente essenziale (solo una sedia presente a cui l'attore appende la giacca) è tutta dominata dalla presenza di Faraoni che, perfettamente a suo agio nella situazione apre lo spettacolo stuzzicando il pubblico pagante, affermando che privilegio dell'attore è poter stare sul palco a dire quello che vuole, come sul lettino dello psicologo, ma venendo stipendiato per farlo. Cosa potrebbe esserci di meglio?

Parte quindi una surreale, ma scoppiettante riflessione sull'amore e sul tentativo di liberarsi da esso e da tutte le sue influenze più o meno negative. come l'ossessione per il sesso che colpisce soprattutto i maschi, schiavi di una natura beffarda e un po' nevrotica che viene personificata a tratti da Faraoni stesso con una caricatura davvero spassosa. Che, al di là delle potenti risate che ad un certo punto è impossibile trattenere, evoca la natura stessa nella descrizione datane dal grande Giacomo Leopardi nelle Operette Morali, quale cieca perseguitrice dei propri fini e incurante dei destini individuali, con l'islandese che alla fine viene sbranato dai leoni. Perché natura e capitalismo in fondo vanno d'accordo!

Abbondano le citazioni di un certo livello e l'utilizzo di un lessico ricercato rispetto al quale, tuttavia, Faraoni ironizza auto rimproverandosi per i propri eccessi culturali come quando parla di Cartesio e delle ghiandola pineale come dell'organo in cui si incontrerebbero spirito e materia. Non si creda, tuttavia, che lo show sia composto esclusivamente da battute intellettualmente impegnative, il ricorso al classico repertorio scatologico che deve essere presente in ogni spettacolo comico che voglia far ghignare allegramente il pubblico, è infatti più che utilizzato, come ad esempio nei passaggi sulla dittatura del pene continuamente alla ricerca di attenzioni o attraverso le battute scherzose sul mondo animale, ad esempio quando si parla dello scarabeo stercorario e della sua irresistibile attrazione per la m...a.

Un'Ora di niente è quasi un'ora di tutto, in cui Faraoni scatena la propria voglia di raccontare e raccontarsi con un sapiente uso dei tempi comici e con una giusta carica irridente e provocatoria. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia Blusclint, ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti come la vittoria nella prima edizione del concorso Standup Valenza nel 2019 e sempre nello stesso anno il raggiungimento delle semifinali nel premio Troisi.

Auspichiamo che il lavoro venga riproposto nella prossima stagione teatrale, per permettere al pubblico di poterlo gustare nuovamente. Servono come il pane spettacoli comici come questo capaci di giocare su più registri e di stimolare nel pubblico riflessioni interessanti, senza limitarsi  a puntare su scontati tormentoni e su battute grossolane, come troppo spesso accade negli show televisivi.

Davvero complimenti a Faraoni e al suo staff. Tanto più che, essendo la prima volta dopo un anno e mezzo che tornavo a recensire uno spettacolo in presenza, è stato bello farlo con una risata molto ma molto liberatoria! 

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