Skip to main content

Roberto Brivio: l'addio di un milanese vero

  • Alessio Corini

brivio

Un altro grande artista milanese, Roberto Brivio, ci ha lasciati nella notte di venerdì 22 all'ospedale San Gerardo di Monza. Se l'è portato via il maledetto Covid, che tanto male sta facendo all'Italia e a Milano e in particolare al mondo dello spettacolo, colpito duramente al cuore ancora una volta.

Roberto Brivio è stato un grande artista poliedrico, cantattore, autore, regista e pure giornalista ultimamente (scriveva pezzi per Il Giorno), noto però, soprattutto, per esser stato uno de I Gufi, l'ensemble artistica teatral-canzonettistica costruita sul sodalizio tra Brivio, Nanni Svampa, Gianni Magni e Lino Patruno.

Grande conoscitore della cultura e della lingua milanesi, ha contribuito ad arricchirla col suo spirito caustico e col suo incredibile talento comico che lo portava a scherzare anche sul tema della morte, forse per esorcizzarla, o forse perché più semplicemente anch'essa fa parte della vita. Indimenticabile a tale proposito la sua, Cipressi e bitume. Ricordiamo anche alcuni dei suoi libri come El liber de parulasc milanes, ma anche Canzoni popolari milanesi e altri.

Brivio nonostante la veneranda età di 82 anni, non ha mai smesso di divertirsi e far divertire visto che, ancora recentemente non disdegnava di esibirsi e intrattenere con la sua creatività e il suo genio teatrale il pubblico degli amanti delle tradizioni della vecchia Milano, ma anche un pubblico nuovo fatto di giovani che prima dello scoppio della pandemia avevano preso a interessarsi, nella moderna Milano metropolitana e globalizzata, delle loro radici.

Con Roberto Brivio se ne va un altro pezzo di Milano. La Milano del mondo dei trani e delle osterie, delle serate in compagnia a bere e cantare allegramente, ma anche del cabaret e del teatro fatto dove capitava perché c'è teatro dove ci sono le persone, ma soprattutto voglia di stare insieme. Più forte che mai in questo periodo che ci condanna alla distanza.

Roberto Brivio non c'è più, ma lascia a tutti noi che amiamo Milano e la sua cultura il compito importantissimo di continuare a farla vivere, non solo sopravvivere perché in essa stanno le radici della nostra identità.

Pin It