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Corrado d'Elia lascia Teatro Libero per Manifatture teatrali milanesi

  • Alessio Corini

corrado

La notizia è di quelle toste. Corrado d'Elia lascia la direzione di Teatro Libero, per entrare in quella di MTM (Manifatture teatrali milanesi).

Se ne parla ormai da alcuni giorni, da quando MTM ha rilasciato un comunicato stampa in cui annuncia che «a partire dal primo maggio 2016 Corrado d'Elia farà parte della direzione artistica di MTM». Di seguito si aggiunge: «successivamente alla nomina Corrado d'Elia lascerà il Teatro Libero - sotto la sua direzione dal 1998 - che ha contribuito a valorizzare con professionalità e dedizione, rendendolo uno dei teatri più attivi e frequentati del panorama milanese». 

Corrado d'Elia lascia Teatro Libero? Ma daaai! Mi sono detto. Non è possibile. Corrado d'Elia e Teatro Libero sono sempre stati la stessa cosa, da quando frequento il mondo del teatro! L'associazione tra d'Elia e Teatro Libero mi è sempre apparsa come qualcosa di costitutivo, evidente, al pari di un ragionamento cartesiano! Eppure è vero. Corrado d'Elia lascia Teatro Libero.

Per capire qualcosa in più di tutto questo e anche per rispondere ai dubbi e alle curiosità dei nostri lettori tra cui sono presenti in buon numero anche molti spettatori di Teatro Libero, ho pensato di sentire direttamente Corrado perché fosse lui, in prima persona, a raccontarci questa notizia.

MF (milanofree): «Allora Corrado grazie innanzitutto della tua disponibilità a rilasciarci questa intervista. Quindi è proprio vero! Lasci la direzione di Teatro Libero per passare a Manifatture teatrali milanesi... perché?»

Corrado: «La questione è questa. Sono, come sai, molto legato a Teatro Libero perché è un teatro che ho contribuito a creare e a rendere per diciott'anni un teatro vivo e con un suo pubblico particolare. È qualche anno, però, che collaboro con Teatro Litta, dove ho portato diversi miei spettacoli e, quando Teatro Litta e Quelli di Grock hanno creato MTM, ho guardato subito alla cosa con grande interesse. MTM è davvero una struttura che da subito mi è parsa ideale per quello che ho in mente e per come intendo io le collaborazioni artistiche. Se tu guardi, anche a Teatro Libero, negli ultimi anni, ho sempre richiesto un co-direttore, qualcuno con cui confrontarmi. Prima c'è stato Sergio Maifredi e poi Corrado Accordino. Ho sempre cercato di creare delle strutture che lavorassero insieme ad altri gruppi! Pensa ad esempio all'esperienza del circuito di teatri possibili, e poi in seguito alla creazione di Teatro Libero/liberi teatri! Ho sempre operato, nel corso della mia carriera, al fine di favorire l'associazione di gruppi che lavorassero insieme nella condivisione di uno spazio. È chiaro come, da questo punto di vista, MTM debba necessariamente apparirmi come un'esperienza estremamente interessante! MTM poggia, infatti le basi sul principio artistico per il quale mi sono sempre speso: la condivisione di energie, spazi e idee».

MF: «Gli stessi principi in un contesto più ampio...»

Corrado: «Si esatto. Teatro Libero è un teatro ricavato, ne abbiamo fatto un piccolo gioiellino, ma resta pur sempre un teatro ricavato in uno spazio molto particolare. Chiunque può capire che, dopo aver lavorato e dato tutto me stesso in quel contesto per diciotto anni, la possibilità di avere a disposizione altri spazi (come quelli di MTM), in parte nuovi e più attrezzati per realizzare i miei progetti artistici, rappresenti un'opportunità irrinunciabile a questo punto della mia carriera. Teatro Libero è e sempre sarà uno spazio prezioso per Milano. Mi sembra, tuttavia naturale che ogni artista dopo un po' abbia bisogno di nuove sfide, di condividere il proprio percorso con nuove persone che ha incontrato strada facendo. Intendiamoci, non è solo una questione di numeri! Io ho sempre avuto un amore viscerale per Teatro Libero e vorrei che questo venisse fuori da questa intervista. Spesso mi è capitato di fare doppie e triple repliche, per riuscire ad accontentare il pubblico e ho sempre trovato naturale dedicare tutto me stesso a questo spazio. Quando, però, guardando negli occhi i direttori degli altri gruppi con cui mi troverò a collaborare in MTM ho capito di trovarmi di fronte ad un'offerta veramente innovativa, mi è sembrato naturale accettare. Io spero che tutto questo possa rappresentare un'opportunità anche per Teatro Libero! Adesso ha la possibilità di aprire un dibattito al proprio interno per trovare qualcuno che possa scrivere la seconda parte della sua storia, senza più essere d'Elia dipendente!»

MF: «Che rapporti pensi di mantenere con Teatro Libero?»

Corrado: «Ho ancora due spettacoli da fare in questa stagione, quindi avremo tutto il tempo di raccontare al pubblico quello che sta avvenendo e di spiegarglielo. In questi giorni uscirà una comunicazione agli abbonati, al pubblico, raccontando che Teatro Libero va avanti nella sua storia e io continuerò a collaborarci, ma non come direttore. La questione è molto meno traumatica di quello che si pensi. Teatro Libero è un teatro a cui sono affezionato, ho molti amici lì e ci tornerò con altri lavori, ma non posso più fare il direttore».

MF: «Sarebbe anche difficile da gestire una doppia direzione...»

Corrado: «È sbagliato tenere mille direzioni di teatri come alcuni fanno. Non dobbiamo aver paura di dare il buon esempio e puntare sui giovani! Quando sono arrivato a Teatro Libero diciotto anni fa, avevo 29/30 anni. Adesso ne ho di più. È sbagliato non dare la possibilità di emergere a chi è più giovane e ha nuove idee e magari, perché no, rivoluzionarie».

MF: «So quanto tempo hai sempre lavorato nella tua carriera per la formazione degli attori. Cambierà qualcosa nel tuo ruolo a Teatri Possibili?»

Corrado: «Io rimango all'interno di Teatri Possibili, nulla cambia. Sono un insegnante, continuerò a esserlo. La direzione rimane quella di Monica Faggiani che sta facendo un ottimo lavoro. Io, però, lo ripeto, continuerò ad esserci».

MF: «Che progetti hai in mente adesso per iniziare la collaborazione con MTM?»

Corrado: «Credo che a Milano cambierà qualcosa nel mondo del teatro, perché unire il mio contributo alle realtà di Teatro Litta ed MTM portando la mia esperienza e il mio entusiasmo, rappresenterà qualcosa di importante. Adesso avremo una serie di riunioni istituzionali in cui spiegheremo agli enti pubblici la nuova situazione che si è venuta a creare. Subito dopo la direzione artistica di MTM si riunirà e decideremo cosa fare. Il mio repertorio resterà a disposizione della nuova realtà che mi ospita. La mia compagnia diventa residente a palazzo Litta».

MF: «Cosa vuoi dire a tutti coloro i quali ti hanno seguito con passione in questi anni?»

Corrado: «Adesso avranno qualcosa in più! La stessa creatività di sempre in nuovi spazi, diversi e accoglienti. La cosa deve fare felici e non rendere tristi. Se a tanti, il mio lasciare la direzione di Teatro Libero è parso qualcosa di traumatico, vuol dire che qualcosa di buono in questi anni è stato fatto. Adesso per me e per loro, può aprirsi un capitolo nuovo ed entusiasmante!»

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