Skip to main content

Sant’Ambrogio: Santo e Scrittore

sant'ambrogioIl 7 dicembre si celebra la festa di Sant’Ambrogio, e ogni milanese che si rispetti non può non ricordare e non onorare la festività del proprio patrono.  Poiché un articolo sul Santo già l’avevo fatto a suo tempo, questa volta voglio dedicarlo al Santo scrittore, giacché la sua opera letteraria è piuttosto corposa e degna di essere letta e studiata.

Ambrogio sappiamo essere assiduamente impegnato nell’attività pastorale e politica, tuttavia trovò il modo di scrivere numerose opere di svariato argomento, e a farle giungere dove non riusciva ad arrivare la sua parola. Quasi tutti i suoi scritti sono frutto della trasposizione delle sue predicazioni.  Più della metà delle sue opere sono d’ispirazione esegetica; l’esegesi è parola greca e significa interpretazione critica di testi con lo scopo di conoscerne il significato.

Le opere esegetiche di Ambrogio si possono ripartire in due gruppi: il primo comprende quelle opere in cui il testo biblico è oggetto di un vero e proprio commento con spiegazione versetto per versetto, il secondo, sempre inerente alle Sacre Scritture, vede Ambrogio spaziare con più libertà verso un’interpretazione allegorica e morale.

Ecco qui di seguito alcuni dei suoi scritti:

  • De Paradiso. L’opera commenta il racconto biblico sul paradiso terrestre e il peccato originale, attingendo anche all’esegesi di Filone, trovando modo di contestare manichei e gnostici che rigettano il Vecchio Testamento. Filone d’Alessandria è un filosofo ellenistico di cultura ebraica. 
  • De Isaac et anima. Tratto da omelie predicate dal Santo durante il periodo pasquale. Ambrogio tratta soprattutto del matrimonio tra Isacco e Rebecca, considerato come simbolo di Cristo con l’anima, prendendo spunto dal Cantico dei Cantici. Il Cantico è attribuito a Salomone e contiene poemi d’amore in forma di dialogo tra un uomo e una donna.
  • De bono mortis. Opera di carattere morale più che esegetico, Ambrogio dimostra perché la morte non sia da temere.
  • De Nabuthe Iezraelita. Qui Ambrogio è spinto a predicare contro l’avidità. Il modello è Basilio, confessore e Dottore della Chiesa.

Altre opere sono d’interesse Ascetico-morali. Ascetismo significa esercizio, allenamento per il superamento di una prova. Grande è l’interesse di Ambrogio per la morale, per l’edificazione e l’educazione dei fedeli e della loro vita religiosa.

Ecco alcuni suoi scritti sul tema:

  • De virginitate. È una difesa di Ambrogio da coloro i quali lo criticavano per la sua forte presa di posizione sullo stato virginale.
  • De Spiritu Sancto ad Gratianum Augustum libri tres. È una trattazione sulla natura dello Spirito Santo e la sua consustanzialità col Padre e col Figlio.
  • De incarnationis dominicae sacramento. Tratta della perfetta divinità e umanità di Cristo. Ambrogio tenne quest’omelia nella basilica Porzia rispondendo agli ariani.
  • De mysteriis. Tratta di omelie sul battesimo, la cresima, l’eucaristia, dove tende a dimostrare la presenza reale di Cristo nell’eucaristia.

Ambrogio si prodigò, per contrastare i gravi contrasti avvenuti a Milano nel 385/86 con gli ariani appoggiati dall’imperatrice Giustina, introducendo nella liturgia della Chiesa il canto d’inni non tratti dalla Sacra Scrittura, opponendoli ai canti ariani.
È doveroso anche considerare le opere del Santo andate, purtroppo, perdute.
Ovviamente mi sono limitato nel riportare gli scritti, poiché sono davvero molti, tuttavia con l’articolo ho voluto rilevare un altro aspetto del nostro patrono milanese Sant’Ambrogio, che merita di essere conosciuto con più profondità. Il prossimo anno considereremo un altro aspetto del nostro patrono. Vi lascio con una buona festa per Sant’Ambrogio a tutti.

Il Barbapedana

Potrebbe interessarti leggere anche:

Ambrogio e le parole d'un tempo

La leggenda della Colonna del Diavolo a Sant'Ambrogio

Pin It