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Palio di Legnano: festa leggendaria delle contrade

palio di legnanoL’ultima domenica di maggio a Legnano si svolge la ormai centenaria festa del Palio di Legnano. La tradizione si protrae dal 1935 ed era nata per commemorare la storica battaglia combattuta il 29 maggio 1176 tra le armate dei Comuni Lombardi e l’esercito di Federico Hohenstaufen, conosciuto come il Barbarossa.

Da documenti custoditi si evince che la festa era già celebrata, anche se con modalità diverse, a Milano nel 1393 nella Basilica di San Simpliciano, dove era stata fissata anche la data del 29 maggio giorno della battaglia di Legnano. Quel giorno era considerata festività civile e religiosa in tutto il contado milanese, e tutti, autorità e popolo dovevano partecipare. L’esercito francese, occupando il Ducato di Milano nel 1499 pensò bene di sopprimere la festa sino a che il cardinale Carlo Borromeo decise di ripristinarla.

L’avvenimento continuò tra soppressioni e ripristini sino a che il 29 giugno 1900, con l’inaugurazione del monumento al Guerriero di Legnano, si decise di trasferire da Milano a Legnano i festeggiamenti, dove assunsero una cadenza annuale. Nel 1926 si ritenne di coinvolgere l’Amministrazione comunale, ma per gli alti costi non se ne fece nulla, l’intento riuscì invece nel 1932 con una manifestazione chiamata “Festa del Carroccio”.

Dobbiamo però arrivare al 1935 per avere una versione moderna del Palio di Legnano, dove si sfidavano dieci contrade, già istituite nel 1932. Dopo l’edizione del 1939, la sagra fu interrotta, e riprese con nuovo vigore solo nel 1952, per l’iniziativa dell’Associazione Famiglia Legnanese, e del prevosto della città e del Comune di Legnano. Dal 1954 il Palio di Legnano è ufficialmente annoverato tra le manifestazioni storiche italiane. Nel 1955 è ufficialmente costituito il collegio dei Capitani e delle Contrade. Un’altra data indicativa è quella del 1959, dove, davanti alla chiesa del Santissimo Redentore, nella contrada Legnarello, è costruita una fontana su cui sono scolpiti gli stemmi delle contrade e i simboli più importanti che identificano il Palio. È inoltre da annoverare la presenza di Papa Giovanni XXIII. La storia del Palio è ricca di avvenimenti e curiosità, tuttavia sono gli anni novanta a conoscere il maggior sviluppo della Sagra del Carroccio, con la nascita di varie commissioni e d’iniziative culturali di sicuro interesse.

Nel 2006 la manifestazione ha ripreso il suo antico nome di “Palio di Legnano”. La prima corsa ippica disputata sulla sabbia è del 2009, mentre nel 2015 s’introdusse il fotofinish, che, tra l’altro, decretò la vittoria della contrada Legnarello.

Le Contrade del Palio del 1932 furono dieci, e precisamente:

  • Contrada Ponzella
  • Contrada Mazzafame
  • Contrada Olmina
  • Contrada San Bernardino
  • Contrada Legnarello
  • Contrada San Martino
  • Contrada Sant’Erasmo
  • Contrada Sant’Ambrogio
  • Contrada San Domenico
  • Contrada San Magno

Di queste dieci contrade ne sono rimaste otto, e sono:

  • Contrada La Flora
  • Contrada Legnarello
  • Contrada San Bernardino
  • Contrada San Domenico
  • Contrada San Magno
  • Contrada San Martino
  • Contrada Sant’Ambrogio
  • Contrada Sant’Erasmo.

Le contrade hanno sede nei cosiddetti “manieri”, a loro volta ospitati in antiche “corti lombarde”; in questi manieri sono tenute le armi, gli ornamenti, i cimeli e tutto ciò che è attinente a quella contrada. Le corti lombarde sono una particolare tipologia architettonica abitativa riferentesi alla Repubblica Cisalpina. La costituzione del Palio prevede altre figure importanti responsabili di ogni settore dell’organizzazione che è sicuramente complessa, ma che è assolta in maniera lodevole.

Dovendo terminare l’articolo vi lascio con una raccomandazione, non perdete la possibilità di essere presenti al Palio di Legnano, ne vale davvero la pena.

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