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La scrofa lanuta

scrofa lanuta

E' la scrofa lanuta il proto-simbolo di una Milano dal circondario ricco di pascoli e dal proficuo commercio della  lana,  fu ritrovata casualmente in uno scavo, in epoca medievale, poi il frammento fu distrutto e disperso:  c'è una copia di esso, di epoca  medievale appunto, sul secondo arco del palazzo della Ragione in Piazza Mercanti.

Qual è l’origine di questo simbolo?

Siamo nel 600 a.C. quando Belloveso,  nipote del re celtico Ambigato, secondo quanto narrato dallo storico Tito Livio, giunse nell'Italia settentrionale dove fondò  la nostra città di Milano.

La leggenda narra che, arrivato nella pianura padana, Belloveso, alla ricerca del sito dove piantare l’accampamento, notò una scrofa di cinghiale con un folto pelo molto lungo sulla parte anteriore del corpo, la così detta scrofa semilunata, che, guarda il caso, era lo stemma immagine che portava sul suo scudo. Da qui a ritenere che fosse un presagio divino, il passo fu breve, difatti Belloveso decise che in quel luogo sarebbe sorta una nuova città, il cui nome doveva essere Mediolanum – lana di mezzo – città di mezzo, tuttavia questa interpretazione è contestata, poiché si tende a dare credito a chi sostiene che il significato sia di “Santuario centrale”, avvalorando così la teoria di chi ritiene che il viaggio di Belloveso sia legato a riti religiosi.

In piazza dei Mercanti si può osservare un bassorilievo raffigurante l’animale posto su un capitello del Palazzo della Ragione. Se poi ci si reca in un cortile interno di Palazzo Marino, si può osservare la medesima figura. Questo personaggio che  ha avuto un ruolo, leggendario o meno, per la nostra città,  ritengo giusto averlo citato.

La scrofa semilanuta è rimasta il simbolo di Milano fino a quando venne sostituita dal biscione dei Visconti, in epoca Medioevale.

Vedi anche la Breve storia di Milano

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