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Marcello Marchesi: Ti conosco mascherina

marcello-marchesiCome mai un omaggio a questo personaggio? Perché raccontando la storia della nostra Milano, vi entra a pieno titolo come uno dei tanti personaggi nati nella metropoli lombarda, e che ha lasciato la sua firma nella storia. Vediamo di conoscerlo un po’ meglio.

Marcello Marchesi nasce a Milano nell’aprile del 1912, e lascia questo mondo nel 1978. La sua carriera è poliedrica, infatti, è stato regista, paroliere, autore e cantautore, sceneggiatore teatrale e cinematografico, giornalista, scrittore e autore di programmi radiofonici e televisivi. Molti personaggi dello spettacolo e della canzone devono a lui la loro scoperta, ad esempio Walter Chiari, Bramieri, la Loren, la Mondaini, Morandi e altri. La sua carriera iniziò negli anni trenta con la partecipazione alla stesura del giornale umoristico Bertoldo, edito da Andrea Rizzoli, che notò Marcello esibirsi in uno spettacolo studentesco e lo volle con sé. Scrisse, e ne fu anche regista, una cinquantina di testi teatrali di rivista, interpretati da artisti quali Alberto Sordi, Dapporto, Osiris e altri.

Per la televisione creò spettacoli come “L’uomo di mezza età”, “Ti conosco mascherina”, “L’amico del giaguaro”, e “Canzonissima”. Tra i libri pubblicati ricordo “il meglio del peggio”, “il defizionario”, mentre dei suoi romanzi cito “il malloppo”, che ha vinto il premio per l’estate del 1972. Inventò più di quattromila Caroselli e molti slogan pubblicitari, i lettori più attempati ricordano senz’altro battute come “Con quel sorriso può dire ciò che vuole”, “Il signore si che se ne intende”, o ancora, “Il brandy che crea un’atmosfera”. Tra le molte canzoni scritte da Marchesi, ne ricordo qualcuna. “Lisetta va alla moda italiana”, interpretata da Vittorio De Sica, “Bellezze in bicicletta”, cantata dalla Pampanini, “Ho soffritto per te”, interpretata da Jannacci e Cochi e Renato. Non posso non citare “Che bella età” e "Ah! Se avessi vent’anni di meno”.

Come regista e sceneggiatore cito “Milano miliardaria” del 1951, “Il mago per forza”, “ Totò al giro d’Italia” del 1948, “Femmine tre volte” del 1957 e moltissimi altri. Nel 1943 lo vediamo impegnato nel varietà radiofonico “Umoristi italiani al microfono, mostra personale di Marcello Marchesi”.

Non posso terminare quest’articolo senza citare alcune battute e frasi dette da questo comico, di un’ironia sottile e pungente.

• Dimmi con chi vai e ti dirò se vengo anch’io.

• La Legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.

• Non ho niente da dire, ma lo devo dire.

• Chi tardi arriva male parcheggia.

• Tra il dire e il fare c’è una busta da dare.

• L’occasione fa l’uomo ministro.

• Se vis pacem para bellum, se vis bellum para culum.

Nel « Diario futile di un signore di mezza età »; Burocrazia: bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Dal “Malloppo” leggo: “Ho fatto sesso dappertutto meno che in una cabina elettorale. Là ho preso solo delle fregature”. “L’importante è che la morte ci trovi vivi”, “Nessuno è ateo in trincea”. Termino citando una delle sue tante poesie.

CONGEDO

Pescare l’ostrica

sperando nella perla.

Aprile l’ostrica

restando come un pirla.

Gettare l’ostrica

e dentro il mar riporla.

Questa è la vita

del pescator...

Marchesi, un personaggio cui Milano ha dato i natali e al quale dobbiamo una riconoscenza per il suo umorismo messo a disposizione di tutti. 

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