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Cesare Cantù: un personaggio lombardo

cesare cantuIl personaggio lombardo di cui voglio parlare questa volta, è Cesare Cantù. Nasce nel 1804 a  Brivio, un comune della provincia di Lecco.  Compie i suoi studi presso il collegio Sant'Alessandro dei Barnabiti in Milano.

Il collegio, il cui nome era Scuole Arcimbolde, poi Sant'Alessandro, e che si trova in piazza Sant'Alessandro, 1, era stato affidato alle cure dell'Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, più noti come Barnabiti, cure che furono tolte dagli austriaci per ospitare il Ginnasio e Liceo imperiale austriaco. Oggi sede del Liceo classico Cesare Beccaria. Diciassettenne ottiene una supplenza a Sondrio, poi in Como per rientrare nel “suo” Collegio come insegnante.

Nel 1832 pubblica il suo primo libro “Sulla storia lombarda del XVII secolo”. Un anno dopo viene arrestato dagli austriaci perché ritenuto membro della Giovine Italia, unicamente per aver manifestato le proprie idee anti-austriache; resterà in carcere sino al 1834.  Le accuse risulteranno inesistenti, tuttavia il governo austriaco gli vieta l'insegnamento, concedendogli una pensione per il suo mantenimento. Cantù allora collabora con alcune riviste milanesi, occupandosi prevalentemente di materie storiche e letterarie e curando il giornale “La Guardia Nazionale”.  Pubblicherà quattro volumetti dedicati ai bambini. Fonda l'Archivio Storico Lombardo. Diviene deputato al parlamento dell'Unità d'Italia, collocandosi su posizioni clericali, convinto che la tradizione cattolica possa essere una chiave di volta per un processo di unificazione dell'Italia.

Molto vasta la sua attività letteraria, eccone una carrellata:

- Margherita Pusterla, romanzo storico tradotto in più lingue, che scrisse in carcere a lume di candela e grazie a un dente usato come penna.

- I Racconti Brianzoli, dette anche “novelle brianzole”.

- L'Abate Parini e la Lombardia nel secolo passato. (1854).

- Il Conciliatore e i Carbonari.

- Edifizii di Milano.

- Storia della Letteratura Italiana.

- Storia della città e della diocesi di Como.

- Gli eretici d'Italia.

- I Crociati a Venezia.

- La Madonna d'Imbevera. (delle Novelle lombarde).

- Un viaggio piovoso.

- Storia Universale. Opera in venti tomi e 72 dispense.

- Il Sacro Macello di Valtellina. Le guerre religiose del 1620 tra cattolici e protestanti tra Lombardia e Grigioni.

Nel 1873 è nominato direttore dell'Archivio di Stato di Milano, inoltre presidente della Società Storica Lombarda, riuscendo a far concentrare tutti gli archivi milanesi nel palazzo del Senato, che si trova in via Senato al numero 10. Il palazzo del Senato risale al 1608, edificato per volontà del cardinale Federico Borromeo.

Gli ultimi anni della sua vita li dedica alla pubblicazione di libretti dedicati al popolo cattolico, con il preciso invito a vivere secondo i principi della religione. Eccone i titoli: (tra parentesi sono mie considerazioni).

- Buon senso e buon governo. (più che mai attuale direi).

- Portafoglio di un operaio. ( mi sa in crisi allora come oggi).

- Attenzione! Riflessi di un popolano.

- Un ultimo romantico.

- La buona Famiglia.

- Il Galantuomo. ( ve ne sono ancora?)

Muore all'età di 91 anni a Milano, e viene sepolto al suo paese natale.

La città di Milano gli ha dedicato una via, che si trova tra la Pinacoteca Ambrosiana e  il Palazzo della Ragione. Inoltre vi è l'Istituto Comprensivo Cantù sito in via Del Braschi, 12.

Un altro lombardo che ha fatto la storia della nostra Regione e dell'Italia.

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