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Ernesto Treccani: la casa delle rondini

 “Se alzi gli occhi un poco meno in alto del cielo vero troverai un altro cielo terreno. E il sogno di un pittore per la sua città”

rondini
Queste parole, firmate da Ernesto Treccani, sono incise su una targa che si trova al civico 3 di via Carlo Porta, alla traversa di via Turati, e ci invitano a sollevare lo sguardo per osservare la facciata dal candido azzurro celeste del numero 5, che si trova lì accanto, detta La casa delle rondini, composta da ben duemila piastrelle l’una diversa dall’altra, solcate dai numerosi voli di rondini che sfrecciano nel cielo infinito.
L’opera fu realizzata dall’artista tra il 1980 e il 1986 per essere applicata sullo stabile dove abitava da anni, ma al tempo stesso era un dono per Milano per cui nutriva da sempre un affetto profondo.
 
Nato nel 1920, Ernesto Treccani era l’erede di una nobile famiglia meneghina, mentre il padre Giovanni era un senatore del Regno d’Italia.
Giovanissimo fondò e diresse, con il sostegno paterno, la rivista Corrente, che divenne subito un punto di riferimento per la culture italiana antifascista, fino a quando nel 1940 Mussolini non la fece chiudere.
Il suo percorso artistico si sviluppò in due fasi: una di impronta realistica e sociale, mentre l’altra, che sarebbe durata fino alla sua morte, avvenuta nel 2006, era improntata a un naturalismo lirico tipico dell’arte lombarda.
Anche se Treccani non c’è più il suo pensiero e il suo spirito sono ancora oggi più vivi che mai, infatti fin dal 1978 la Casa delle rondini ospita la Fondazione Corrente, fondata dall’artista con la moglie Lidia e attualmente gestita dalla figlia Maddalena Muzio.
Nella Casa è ospitata una collezione di ben 248 opere di Treccani, tra dipinti, sculture e fogli grafici, oltre all’atelier dove l’artista lavorava, con i suoi ricordi e gli oggetti a cui era affezionato, come il suo violino, i colori, un pentolino trovato ad Auschwitz, un costume da diavoletto di quando era piccolo….
Il calendario della Fondazione è sempre pieno di conferenze, seminari, convegni, presentazione di libri e mostre, come “La materia e la luce. Vetri, ceramiche e smalti di Ernesto Treccani” che si terrà fino al 21 giugno, che presenta statue, vasi e piatti dell’artista milanese dagli anni Cinquanta fino al Duemila.   
 
Orari
Aperti martedì, mercoledì e giovedì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 
Venerdì dalle 15.00 alle 18.30.
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