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Il Velodromo Vigorelli a Milano

velodromo-vigorelliIn via Arona 19 a Milano si trova il Velodromo Maspes-Vigorelli, una costruzione nata sullo stimolo della passione dei milanesi per la bicicletta e le gare ciclistiche.

La “febbre del pedale” fa si che a Milano sorgano le prime fabbriche di biciclette, ricordo, tra le tante, la Bianchi. Oltre che importanti corse su strada, Milano vuole dire anche pista, e così oltre il circuito in terra battuta del Trotter, all’Arena ne è allestito un altro in legno. In via Giovanni da Procida è costruito il Velodromo Sempione, siamo all'inizio del secolo scorso, poi demolito per fare posto, nel 1935, al nuovo Velodromo, appunto il Vigorelli, sponsorizzato dalla Gazzetta dello Sport.

Il termine Velodromo è una voce ibrida e significa “corsa veloce”. La pista, ricoperta con settantadue chilometri di listarelle di pino di Svezia, è larga metri 7,50 e lunga circa 398 m. Giuseppe Vigorelli, ex corridore, poi industriale e assessore allo sport al Comune di Milano, ebbe l’idea di costruire un velodromo semicoperto per offrire alla città un punto di riferimento importante per il ciclismo. L’idea fu vincente, tanto che divenne l’arrivo per il Giro d’Italia, il Giro di Lombardia e il trofeo Baracchi, che è una corsa a cronometro.

Nel 1939 ospitò il campionato mondiale di ciclismo su pista, mentre tre anni dopo, Fausto Coppi, consegnò alla storia del ciclismo il primato dell’ora. La Guerra purtroppo, con la sua furia cieca, distrusse il Velodromo con bombe incendiarie, ricostruito poi nel 1946 a guerra conclusa. I campionati mondiali su pista del 1951,1955 e 1962, si svolsero al Vigorelli di Milano. Nel 1975 il velodromo fu chiuso e riaperto solo nove anni dopo, tuttavia per la forte nevicata del 1985, che causò il cedimento di parte del Vigorelli, l’impianto subì una nuova chiusura e un definitivo addio alle attività ciclistiche nel 1988. Dobbiamo però arrivare al 1997, grazie a sponsor privati, per vedere il velodromo riaperto, ospitando una gara di coppa del mondo di sci di fondo. Nel settembre del 1998 ospitò una gara di ciclismo a eliminazione, purtroppo non ebbe seguito, invece, grazie al prato centrale in erba sintetica, si possono svolgere incontri di calcetto, football americano e hockey su prato. Nell’ottobre del 2000, scompare Antonio Maspes, ciclista specialista delle gare su pista, definito con il termine di pistas, e il Comune di Milano decide di affiancare il suo nome al Vigorelli, divenendo così Maspes-Vigorelli. Purtroppo il velodromo fu lasciato piuttosto ai margini, riportato in auge solo saltuariamente e per scopi diversi, infatti, nel 2006 furono realizzate alcune scene della fiction su Gino Bartali, divenne campo di allenamento dei Seamen Milano, squadra di football americana, altro time a usufruirne sono i Rhinos Milano, l’Italian Football League e i Falcons Milano. Nel 2008 il Comune lo fece divenire una sede provvisoria di una moschea, che terminò lo stesso anno. Nel 2013 intervenne la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, dichiarando la struttura d’interesse storico artistico, identitario e relazionale e vincolata tramite decreto ministeriale. Il 24 settembre del 2016 il Maspes-Vigorelli ha riaperto al pubblico, con una nuova pista in legno.

Oltre a vari record sportivi che il velodromo milanese può vantare, al suo interno si sono tenuti anche diversi concerti, ne ricordo solo alcuni:

  • 1971 – Led Zeppelin
  • 1977 – Carlos Santana
  • 1980 – Muddy Waters Blues Band
  • 1982 – Toto
  • 1999 – James Brown

Un impianto sportivo di tutto rispetto che ha fatto anche la storia del ciclismo in una Milano che è sempre stata appassionata di quest’affascinante sport, speriamo che trovi ancora la sua giusta collocazione e una rinascita che sicuramente merita, rispettando così la passione di un uomo, il Vigorelli, che ne ha fatto dono alla città e allo sport mondiale.  

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