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Sognate un guardaroba perfetto? Ecco gli infallibili segreti della stylist Elena Colombo

ruben toledo guardaroba identita stylistPare che il guardaroba possa essere lo specchio dell’anima: per alcune luogo di eterno accumulo dai jeans del liceo alla T-shirt souvenir dell’ultimo viaggio, per altre campo di battaglia per continue operazioni decluttering e riorganizzazione.

Ma qual è il giusto equilibrio? E quali sono le conseguenze sullo stile?

MilanoFree ha chiesto il parere alla personal stylist Elena Colombo, che per lavoro aiuta le donne ad organizzare la propria immagine e il proprio guardaroba.

 

MF: Ordine e creatività, uno esclude l'altro o possono essere coltivati insieme?  

EC: La grande ricchezza è nell'equilibrio di metodo (che può aiutare a creare ordine) e creatività. Un metodo funzionale può consistere nel dedicare degli appuntamenti fissi con il proprio guardaroba per:

1- verificarne il contenuto;

2- provare i capi e inventare nuove combinazioni;

3- riordinare cassetti e appenderie per sapere dove sono le cose (il tempo per vestirsi la mattina è sempre poco!);

4- accorgersi di qualcosa che non viene mai indossato chiedendosi il perché, decidere di salvarlo o di regalarlo a qualcun altro a cui potrà essere utile;

5- avere una fotografia aggiornata di cosa si dispone e creare una lista di cose utili da acquistare o da desiderare.

La creatività, invece, è fondamentale nella gestione del guardaroba perché è l’ingrediente che lo personalizza e lo rende armonioso, sintonizzandoci sulla nostra visione della bellezza!
Via libera alla creazione di aree dedicate alle cose preferite o alle occasioni particolari, miscelare capi dando vita a look personalizzati, sperimentare modi artistici per far convivere i colori, appendere fotografie e citazioni ispiranti, posizionare carillon, corredare di sacchetti e gessi profumati, custodire i libri del cuore, scegliere scatole porta oggetti con forme e cromie preferite, infilare il DouDou dei propri bambini nel cassetto dei pigiami.

MF: Nella sua esperienza di consulente, cosa osserva nei guardaroba dei clienti?
EC: Aprendo l’armadio dei clienti io ho il grande privilegio di poter osservare le persone, di vedere scorrere le loro vite nei loro abiti. Io respiro l’arcobaleno dei loro stati d’animo. Ascolto il ritmo e i tempi delle persone. Sento i loro desideri, colgo le ispirazioni e ne percepisco la personalità. L’armadio è il luogo più privato e rappresentativo di una persona, è una porta aperta sulle stanze della sua anima. Io osservo questo e imparo, tanto.
MF: Quale relazione tra decluttering e stile personale? 
EC: Non so se esista una correlazione diretta. Senza citare ingannevoli generalizzazioni, ciò che in più occasioni ho avuto modo di notare, è che chi possiede uno stile dal sapore classico, solitamente, è una persona più portata al metodo, all'ordine e alla praticità. Il guardaroba è generalmente uno spazio dal contenuto ben organizzato e funzionale alle richieste
della vita quotidiana, per cui il decluttering è vissuto come un’operazione pratica, utile a trattenere nel guardaroba quegli elementi necessari a creare quotidianamente un’immagine curata, senza fronzoli e sempre ben calibrata sulle occasioni.
All'opposto, chi esprime uno stile più trasformista o glamour, possiede un guardaroba più pieno, gestito con molta creatività, che riunisce elementi variegati appartenenti a mondi e situazioni di vita anche molto diversi, alle volte raggruppati senza una classificazione razionale o un ordine preciso. Questo gli è funzionale alla creazione quotidiana di un’immagine molto personalizzata, dettagliata da elementi caratterizzanti e fantasiosi, spesso abbinati in modo non convenzionale. La relazione con il decluttering in tal caso è forse più emotiva.
MF: Quali sono gli effetti sul benessere generale che derivano dallo sperimentare cose nuove?

EC: Gli effetti sono certamente molteplici. Come in molti aspetti della vita, il vero apprendimento si realizza abbandonando la zona di comfort e anche nella gestione della propria immagine si innesca questa dinamica.
Sperimentare cose nuove significa innanzitutto vedersi in modo diverso, scoprire particolarità di sé stessi mai notate, attivare potenzialità prima sconosciute. L’abbigliamento è uno strumento potente, non solo per comunicare al meglio sé stessi, ma, soprattutto, per conoscersi da angolazioni diverse.

MF:  E invece quali sono gli effetti del riordino?
EC: Riordinare l’armadio ha effetti importanti sulla vita di una persona. 

In primis, dona leggerezza e crea spazio (fisico, emotivo e mentale) per il nuovo. Permette di riconciliarsi con il passato, sperimentare con maggiore consapevolezza il presente e proiettarsi verso il futuro di quello che saremo o che desideriamo diventare. Provare per credere!


Illustrazione di Ruben Toledo

Susanna Pirola

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