Addio Bill Cunningham, padre della street fashion
Bill Cunningham, il leggendario fotografo che per cinquant'anni ha documentato la moda nelle strade di New York, si è spento a 87 anni, pochi giorni dopo aver subito un ictus cerebrale.
Era una presenza fissa lungo le passerelle delle sfilate e le strade, in bici con la sua immancabile macchina fotografica.
È stato per quasi 40 anni uno dei nomi di spicco del New York Times, precedentemente come giornalista di moda ha scoperto talent come Jean Paul Gaultier.
Con i soggetti dei suoi scatti intrecciava un rapporto, era per lui una gioia incontrarli.
Teneva più alla libertà che al denaro.
Cunningham ha colto gli alti e bassi della moda ed era stimato dall'industria del fashion.
Nel 2010 i filmaker del Time, Richard Press e Philip Gefter hanno dedicato a lui un film-documentario "Bill Cunningham New York" che racconta la vita e la personalità di questo grande fotografo e degli aspetti del suo quotidiano.
Anna Wintour gli fece il complimento più bello "ci vestiamo tutte per Bill".
Cunningham, bostoniano trapiantato a New York dopo un'infelice esperienza a Harvard. La sua prima carriera fu nella moda ma come cappellaio per signore dell'Upper East Side, capì in seguito che con la fotografia poteva raccontare storie più belle.
Faceva gimkane in bici tra i camion, seguiva la "preda", vestito sempre in giacca blu, pantaloni chiari e scarpe nere con la suola in gomma.
Rifiutò per decenni l'assunzione al New York Times, del quale era collaboratore fisso, avere un padrone non gli piaceva.
Fu considerato il padre nobile dei fotografi di street style scattò fino a qualche anno fa solo su pellicola.
Bill Cunningham è stato non solo un fotografo ma anche un antropologo, ha raccontato i cambiamenti del mondo con la sua fotocamera, aveva un occhio vigile sempre attento, una cultura immensa e una grande dedizione per il suo lavoro che era la sua più grande passione nella vita.