Addio a Krizia, la pantera della moda italiana
Il mondo della moda piange la scomparsa di Maria Mandelli detta Mariuccia in arte Krizia, avvenuta il 6 dicembre alle 21. Avrebbe compiuto 91 anni il 31 gennaio.
Una sua collaboratrice ha spiegato che è morta improvvisamente per un malore nella sua casa a Milano. Al suo fianco come sempre vi era il marito, Aldo Pinto, suo fedele compagno da 50 anni, sposato in Giamaica.
I funerali saranno mercoledì alle 11 nella chiesa Sant'Angelo in via Moscova a Milano.
Krizia, nome preso dall'ultimo Dialogo incompiuto di Platone, incentrato sulla vanità femminile, fu tra le più famose creatrici di moda.
Il tutto iniziò in quel di Bergamo, cominciando a vestire con abiti ideati da lei le sue bambole. Faceva Milano-Cassano d'Adda tutte le mattine, alternandosi tra il lavoro da maestra e l'università, pochi anni dopo riuscì ad aprire una sartoria e piano piano far conoscere le sue idee innovative nella moda quotidiana. Una fotografa della rivista Grazia, Elsa Haerter, la noterà e il suo nome inizierà a risuonare nelle orecchie di tutti.
Nel 1957 realizzò una serie di abiti-frutta al Samia (Salone Mercato Internazionale Abbigliamento), facendosi notari da giornalisti e compratori americani.
Il vero debutto fu però nel 1964 quando ottenne il premio "Critica della moda", assegnato per la prima volta a una donna. Era unica, una figura mitica di nome e di fatto.
Krizia diede vita a una nuova forma d'arte, caratterizzata da contrasti, bianco e nero, strutture complesse e geometriche.
Insieme a Mary Quant che affermava la minigonna, lei affermava gli hot pants.
Era una persona dal carattere forte, spigolosa ma dolce ed elegantemente dura, si rappresentava con l'icona della pantera, animale che sentiva affine a lei, il suo portafortuna, stampato e ricamato su maglie e abiti fin dagli anni sessanta.
Addio a Krizia, pantera dal passo felpato, lei potrà non esserci più ma la sua impronta rimarrà impressa per sempre nel mondo della moda.
Krizia Garbin