Vigneti Aperti, la nuova frontiera dell'enoturismo
Grande riscontro per quella che è stata la rivoluzione dell'enoturismo nel nostro territorio: Vigneti Aperti, iniziativa promossa da Movimento Turismo del Vino Lombardia e che dal mese di giugno sta regalando nuova vita a quello che è il mondo degli estimatori del vino.
Una sorta di filo conduttore che dalla storica edizione primaverile di Cantine Aperte, quest'anno annullata per via dell'emergenza, si congiunge direttamente con gli appuntamenti autunnali dedicati alla vendemmia.
Partito dopo un mese circa dal periodo di lockdown, non è un caso che il nuovo format abbia preso piede proprio in Lombardia, dove continuerà fino all'8 novembre.
Un messaggio forte e positivo che sposta l'attenzione nel cuore del mondo enologico, la vigna, da vivere e godere attraverso una moltitudine di attività, dal suo interno pulsante.
I filari prendono nuova vita e i winelovers non hanno che l'imbarazzo della scelta: si può passeggiare tra i vigneti con il vignaiolo e degustare diverse tipologie di vini in abbinamento a prodotti tipici locali. Ci si può rilassare con un pic-nic in mezzo alla natura, optare per un buon aperitivo o una romantica cena al tramonto, rigorosamente brindando con un fresco calice tra le mani.
Ma c'è di più, ogni cantina può infatti decidere a propria discrezione di arricchire l'esperienza a modo suo, si possono trascorrere addirittura esperienze emozionali come i giri in vespa, le passeggiate a cavallo, il trekking nelle zone terrazzate della Valtellina e la vela al lago, le vendemmie didattiche per grandi e piccini e tanto altro ancora.
Il tutto ovviamente nel rispetto delle norme vigenti anti Covid-19, come sottolinea il presidente Movimento Turismo del Vino Nicola D’Auria: “Il turismo all’aria aperta è la forma più sicura e responsabile di turismo, sia per quanto riguarda il pericolo di contagi, sia per la possibilità di lavorare su prenotazione con piccoli gruppi di persone”.
L'idea vuole spronare in questo particolare periodo storico le persone a continuare a vivere, condividendo gli spazi e le proprie passioni all'aria aperta, in totale sicurezza: "c'è bisogno di un po'di leggerezza che leggerezza non vuol dire superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore", scriveva Italo Calvino.
La leggerezza unita all'entusiasmo della ripartenza è assolutamente palpabile osservando l'immagine simbolo dell’iniziativa, un acquerello dell'illustratore lomellino Max Di Battista.
Un cancello aperto su una vigna. La mano di donna simboleggia la cultura del vino. Degustando dal calice, attraverso i suoi profumi, si riscoprirà il grappolo e il vigneto da cui proviene.
Se volete scoprire i prossimi appuntamenti e tutte le cantine aderenti al progetto, è possibile consultare il programma sempre aggiornato sul portale vignetiaperti.it
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