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Un giorno nel Medioevo: il palio di Desio

  • Stefano Todisco

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Programma del 25° Palio degli Zoccoli

9 giugno 2013 – ore 18:00

Rievocazione della Battaglia di Desio (21 gennaio 1277)

Palio tra le nobili contrade della città

Oggi come nel Medioevo l’intrigo politico era alla base dei grandi conflitti sociali e religiosi che portarono alla Battaglia di Desio.

In una Milano duecentesca, in grande sviluppo urbanistico, la fazione politica al potere, quella dei Torriani (o Della Torre), si vantava di essere portavoce di una forte evoluzione edilizia, di un abile espansionismo territoriale tralasciando la parte corrotta, nepotistica e clientelistica del proprio programma politico. Gli si oppone, in un epico scontro carpale, la nobile famiglia dei Visconti, loro acerrimi oppositori.

È la fine del potere del libero comune di Milano che lascia posto alla Signoria e poi al Ducato visconteo.

La miccia che fece esplodere la polveriera fu l’elezione del vescovo di Milano nel 1262. Ottone Visconti ottenne la carica al posto del favorito Raimondo Della Torre già vescovo di Como. In un clima di tensioni si diffuse la voce che i Visconti fossero affiliati agli eretici catari, notizia non del tutto falsa poiché alcuni membri della famiglia erano vicini ad esponenti della setta catara di Concorezzo.

La battaglia si svolse nel gennaio del 1277, in seguito ad alcuni scontri a favore dei Torriani, forti di un pesante reparto di cavalleria corazzata vittorioso sui terreni pianeggianti del sud e dell’ovest del territorio milanese. La Brianza dunque era un terreno collinare e boschivo più adatto alle imboscate e alla guerriglia promossa dai Visconti e dagli alleati di Como che tagliarono a Milano le vie di comunicazione da nord, verso l’Impero Germanico.

Perché Desio? Perché era un crocevia importante da cui si dipartivano le strade verso Erba, Como e Lecco. E lì giunsero le truppe milanesi dei Torriani per presidiare l’ultima roccaforte brianzola lasciata volutamente in piedi dopo la distruzione degli avamposti che, in mano ai Visconti, avrebbero rappresentato un serio pericolo per la signoria milanese dei Della Torre.

Forti di circa 1500 uomini, le milizie milanesi affrontavano circa 1200 “ribelli” viscontei per poi dirigersi contro Como, altro rifugio dei rivoltosi.

Si narra che la popolazione di Desio insorse, forse esasperata dal despotico dominio dei Torriani, e passò dalla parte dei Visconti accerchiando le truppe regolari milanesi; il signore di Milano, Napo Della Torre fu catturato e il potere passò nella mani dei Visconti, i nuovi signori.

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Gli affreschi nella Rocca di Angera (VA) mostrane alcune scene dell'episodio dello scontro tra Visconti e Torriani

Il nome del Palio: il 25° Palio desiano, con la partecipazione di 500 figuranti, offre alcune scene dello scontro militare per poi culminare con la corsa tra le contrade cittadine di atleti con zoccoli appunto, proibiti dai Torriani a causa del loro rumore che provocava la fuga della selvaggina nei dintorni del borgo, riserva di caccia dei signori di Milano. I Visconti invece ripristinarono la libertà di indossarli (oltre che la politica nepotistica dei loro predecessori).

 

Bibliografia

STEFANARDO DA VIMERCATE, Liber de Rebus Gestis in Civitate Mediolani

T. CALCO 1627, Tristani Calchi mediolanensis Historiae patriae libri viginti

P. VERRI 1783, Storia di Milano, I.

G. FRANCESCHINI 1954, La vita sociale e politica nel Duecento, in Storia di Milano,IV, pp. 115-392

E. CATTANEO 1968, Ottone Visconti Arcivescovo di Milano, in Contributi all'Istituto di Storia Medievale, I, pp. 129-165

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